Anno di pubblicazione | 2021 |
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Numero pagine | 400 |
ISBN | 979-12-205-0008-1 |
Collana | collana |
Formato | Cartaceo, eBook (ePdf) |
Autore |
Deshamps Bénédicte, Sergi Pantaleone |
Collane |
Senzaconfini |
Voci d’Italia fuori dall’Italia
Giornalismo e stampa dell'emigrazione
In un momento in cui, soprattutto in Italia, si moltiplicano i segnali d’allarme
sulla perdita di memoria collettiva e sul progressivo venir meno dell’interesse
per le ricostruzioni comme il faut del passato di cui insigni
studiosi come Adriano Prosperi non esitano a deprecare la “distruzione” in
atto – al di là della crisi della cultura umanistica e della storia quale disciplina
accademica denunciata anche da David Armitage e Jo Guldi nel loro
The History Manifesto – assieme al ruolo benefico alle volte (ma non in questa)
dell’oblio, sembrano resistere ed anzi rafforzarsi, mescolandosi fra loro,
parecchie forme più moderne e sempre più interattive di comunicazione.
Tra esse, esposte e come appese ai fili di uno stesso processo di cambiamento
tecnologico a dir poco radicale e anzi rivoluzionario, continuano ad
esistere le notizie assemblate dai giornali la cui digitalizzazione rientra però
nel novero di un più vistoso fenomeno di «mobilità attraverso diverse piattaforme
» che Aldo Grasso ha opportunamente definito «il nuovo linguaggio
della memoria» parlandone in un convegno milanese del 2019 a proposito
de La storia pubblica. In questo incontro vari esperti s’interrogavano su
memoria, fonti audiovisive e archivi digitali dopo che da alcuni anni altri
studiosi, ad esempio quelli del cinema e della fotografia, erano intervenuti
pronunciandosi sugli effetti del digital turn nella storiografia del proprio
settore sino a concludere, come Gian Piero Brunetta e Carlo Alberto Zotti
Minici, che d’ora in avanti nulla sarà più come prima. A occhio e croce si
può essere d’accordo con loro estendendo la considerazione all’ambito della
storia del giornalismo e in particolare di quella sua fattispecie rappresentata
dalla stampa cosiddetta allofona degli immigrati o per gli emigranti fiorita
negli ultimi due secoli all’estero prima di discutere il cui ruolo e il cui rilievo,
ovviamente al centro di questo libro, occorre spendere qualche parola
sui contesti nei quali, oggi come oggi, essi possono, se pure non devono,
essere ripensati e affrontati.
Editorial Review
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