Anno di pubblicazione | 2007 |
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Numero pagine | 162 |
ISBN | 978-88-8101-372-2 |
Collana | collana |
Formato | Cartaceo |
Autore |
Sciortino Gianluca |
Un giorno di Dicembre
Chi ha vissuto in prima persona la vicenda umana di Gianluca
Sciortino e della sua famiglia trae dalla lettura di questo
lungo racconto sensazioni intense e dolorose. Così è capitato
a me. Ho rivissuto nella mia mente un lungo flashback
che mi ha ricondotto ad una lunga e dolorosa vicenda personale.
Nella vita di Nino Manfredi e nella mia è arrivato un giorno
in cui, all’improvviso, tutto è cambiato: un malore, la corsa
in ospedale verso un destino sconosciuto, la porta della
rianimazione che si chiude. Una porta al di qua di una soglia
invalicabile, come il limite che divide la vita dalla morte.
C’era un gioco nella nostra vita coniugale che Nino faceva
con me ogni sera quando lasciava la mia camera da letto.
Nel darci la buona notte rimaneva in uno stato di sospensione
e, con la sua area fanciullesca, diceva “chiudo?”. Ma l’idea
di chiudere quella porta tra noi gli procurava angoscia come
se avesse terrore di non riuscire a vincere il buio della notte.
E, proprio come era accaduto nel suo fim “Per grazia ricevuta”,
Nino, per superare l’incognita delle tenebre, si era
costruito rudemente la statua del suo “amico” protettore,
Sant’Eusebio, mettendosela accanto al letto. Solo così finalmente
cedeva al sonno. Il priore del convento, nello scoprire
il suo segreto, lo costrinse a mettere la statua in cantina.
Editorial Review
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