Anno di pubblicazione | 2007 |
---|---|
Numero pagine | 288 |
Collana | Filosofia teoretica |
Formato | Cartaceo |
ISBN | 978-88-8101-461-3 |
Autore |
Lo Giudice Santi |
Tracce di filosofia del finito
«Corpo e spirito abitano lo stesso luogo (…). Le grandi religioni non ignorano tutto questo. Principalmente il Cristianesimo che consiste nell’incarnazione di Dio: lo spirito per eccellenza si fa carne e quindi neuroni, sinapsi e tutto il resto. L’angoscia del Nazareno nel Getsemani si trasforma in sudore, sangue raggelato, realtà fisiologica inconfondibile di quanto prova intimamente e che, per il cristiano è il fondamento della redenzione. È quanto mai necessaria ripristinare questa consapevolezza (…). Un ruolo di primo piano spetta agli scienziati, non sempre disponibili a fornire risposte con umiltà e chiarezza. La superbia li porta a rinchiudersi nel proprio sapere e spesso a irridere la poesia. Invece la poesia coglie il segno alla stessa stregua della scienza. “Riesco a vedere te tra le mie braccia, fremente, e mi sento dentro di te, a starci per sempre. Sono tutto in fiamme…”: è un’immensa espressione poetica, non certo meno rigorosa di quanto accade a una persona innamorata che desidera intensamente: messaggi di desiderio che si distendono dalle braccia a tutte le parti del corpo, compreso il cervello, il pensiero, le credenze. L’espressione di Henry Miller, indirizzata ad Anaïs Nin in una lettera del 26 luglio del 1932, è un trattato di chimica e di fisiologia ma anche un trattato dell’anima, di tensione psicologica: un trattato che narra di un vissuto preciso, anche se lo esprime con intensità emotive più radicali, perché lo connette col senso dell’esistenza».
Editorial Review
[contact-form][contact-field label="Nome" type="name" required="true" /][contact-field label="Email" type="email" required="true" /][contact-field label="Sito web" type="url" /][contact-field label="Messaggio" type="textarea" /][/contact-form]
Recensioni
Non ci sono recensioni