L’agrigentina (greca) Mirella Salvaggio dimostra di saper leggere con l’empedoclea mente-occhio la pirandelliana ACCECANTE (solare mediterranea ariosa pura sublime azzurra divina) LABIRINTICA (circolare-pitagorica-pietrosa incatenata-inchiodata-incisa tragica-ermetica elegiaca-lontana invisibile nessuna nuda) POESIA DRAMMATICA (psiche-eros-zero-tao-tau-croce): il VOLO di ANDATA (Iliade) e RITORNO (Odissea): la TRAGEDIA-CATARSI MUSICA NUOVA-NATALIZIA (del Colosso-Gigante Centimano Eracle Salvatore, il Romanodio-Romanzo Telamone-Nome, il figlio cambiato Noè-Natale-Atlante-Gerlando, il figlio caduto dall’armonia-amor-Roma dei cento Numeri-Numi-Lumi Spiriti Rom-Romani Giovani Giganti Legislatori Antenati Immortali dell’Opera Giornata (piramide-scala-sedia-ponte tabor olimpo-olim calvario) Una-Croce e Trinacria-Rábdos dell’alto-lontano cielo del Caos-Cosmo-Pan) e la CATASTROFE della TRAGEDIA MUSICA VECCHIA-PASQUALE del CANTO FUNEBRE (treno) dell’OPERA-GIORNATA-GIARA (con il Maestro dentro): il pensiero d’amore-fuoco eterno per gli uomini-fantasmi-fumi vecchi-nani-mortali del Maestro Puranghellos, l’Uomo-Poeta-Personaggio-Spirito Veggente (il Poeta-Sacerdote del passato, il Poema-Regista del presente, il Personaggio-Spirito del futuro), l’Amico Foco Feace Fenice («l’araba fenice» di Girgenti-Ràbato), il vecchio giusto-pitagorico Dima-Mida-Mani lavate, l’Auleta Trovatore della Tragedia-Taurocolla (trovatura tesoro-oro-dramma = armonia-anima-amore = Legge Arte Religione Fede), il gitano-colono Eroe Amore-Romano dell’Albaurora-Rosa (Itaca-catastrofe) di Girgenti-Rup’Atenèa: «Oh paesello mio addormentato, che scompiglio dimani, alla notiza della mia resurrezione!… enorme, omerica risata…» (Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”).
In questo testo la poetessa-lettrice presenta la TRAGEDIA-CATARSI-CROCE (d’aria-acqua) dello SPETTACOLO BARBARO CICLOPICO TITANICO (Opera-Giornata Una-Natalizia-Lustrale-Metafisica della dimenticanza-pianto di prima = “Questa sera si recita a soggetto” al Teatro Stabile N.N. di Girgenti) e la CATASTROFE-RABDOS (di fuoco-terra) della TRAGEDIA del TEATRO GRECO GIGANTESCO-COLOSSALE (Opera-Giornata Trinacria-Pasquale-Fisica della memoria-risata di dopo = “Tre parti scritte” per il Teatro-Nome, il Teatro della Pugna (Armonia-Fuoco) dei Giganti (Numeri-Numi-Lumi Spiriti-Antenati) del Gigante Centimano, il Telamone-Nome-Logos-Vangelo-Angelo Centuno, l’UOMO DIO-Zeus-Toro Falaride, il Minotauro Crocefisso d’Akragas): «… un mezzo busto… nel rigo seguente il nome del mio podere…» (Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”).
La Salvaggio dimostra che il Maestro Puranghellos («… caddi come una lucciola…») non poteva completare “I giganti”, il dramma del ritorno-catastrofe del Drammaturgo Sole Uomo Dio, il figlio cambiato caduto dal cielo («… – Caduto! Caduto! – …»), il figlio ritrovato e riconosciuto dal popolo girgentano, il pubblico censore del teatro greco all’aperto, il teatro sancalogerino (siesta-natale-croce del Dio Damiano del cielo e corsa-pasqua-rábdos dell’Uomo Cosmo della città): «… la vostra «Favola del figlio cambiato»… ci vuol tutto un popolo per rappresentarla…» (Pirandello, “I giganti della montagna”).
Per Giorgio Bárberi Squarotti la scrittrice siciliana ha rivoluzionato gli Studi Pirandelliani e non solo: «(Torino, 1 febbraio 2017) Cara Amica, vedo che continua a ricostruire e ricreare l’antica Agrigento sull’eco dell’opera narrativa e teatrale di Pirandello. Mi congratulo e Le auguro la più lieta ventura…» (Giorgio Bárberi Squarotti, “Lettere a Mirella Salvaggio”).
Nice Xerri Mirabile
STUDI PIRANDELLIANI 11
PRESENTAZIONE DE “I GIGANTI (Numeri Numi Lumi) DELLA MONTAGNA (Opera-Giornata Una-Croce e Trinacria-Rábdos)” IL DRAMMA DA COMPLETARE IN MEMORIA DEL MAESTRO PURANGHELLOS (messaggero dell’amore-fuoco-zolfo omerico) L’ANGELO CENTUNO (Uomo Dio-Zeus-Toro inchiodato nella Plaza di Spagna) IL GIGANTE COLOSSO UOMO-NOME (Atlante-Natale-Noè) LINDO (Falaride) LUMINOSO (Feace) FUORILEGGE (Ecnomo) RISORTO (Amore-Romano) NELL’ALBAURORA-ROSA-ARMONIA-ARIA-ANIMA-PIETRA-PIETÀ DEI CONCITTADINI
L’agrigentina (greca) Mirella Salvaggio dimostra di saper leggere con l’empedoclea mente-occhio la pirandelliana ACCECANTE (solare mediterranea ariosa pura sublime azzurra divina) LABIRINTICA (circolare-pitagorica-pietrosa incatenata-inchiodata-incisa tragica-ermetica elegiaca-lontana invisibile nessuna nuda) POESIA DRAMMATICA (psiche-eros-zero-tao-tau-croce): il VOLO di ANDATA (Iliade) e RITORNO (Odissea): la TRAGEDIA-CATARSI MUSICA NUOVA-NATALIZIA (del Colosso-Gigante Centimano Eracle Salvatore, il Romanodio-Romanzo Telamone-Nome, il figlio cambiato Noè-Natale-Atlante-Gerlando, il figlio caduto dall’armonia-amor-Roma dei cento Numeri-Numi-Lumi Spiriti Rom-Romani Giovani Giganti Legislatori Antenati Immortali dell’Opera Giornata (piramide-scala-sedia-ponte tabor olimpo-olim calvario) Una-Croce e Trinacria-Rábdos dell’alto-lontano cielo del Caos-Cosmo-Pan) e la CATASTROFE della TRAGEDIA MUSICA VECCHIA-PASQUALE del CANTO FUNEBRE (treno) dell’OPERA-GIORNATA-GIARA (con il Maestro dentro): il pensiero d’amore-fuoco eterno per gli uomini-fantasmi-fumi vecchi-nani-mortali del Maestro Puranghellos, l’Uomo-Poeta-Personaggio-Spirito Veggente (il Poeta-Sacerdote del passato, il Poema-Regista del presente, il Personaggio-Spirito del futuro), l’Amico Foco Feace Fenice («l’araba fenice» di Girgenti-Ràbato), il vecchio giusto-pitagorico Dima-Mida-Mani lavate, l’Auleta Trovatore della Tragedia-Taurocolla (trovatura tesoro-oro-dramma = armonia-anima-amore = Legge Arte Religione Fede), il gitano-colono Eroe Amore-Romano dell’Albaurora-Rosa (Itaca-catastrofe) di Girgenti-Rup’Atenèa: «Oh paesello mio addormentato, che scompiglio dimani, alla notiza della mia resurrezione!… enorme, omerica risata…» (Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”).
In questo testo la poetessa-lettrice presenta la TRAGEDIA-CATARSI-CROCE (d’aria-acqua) dello SPETTACOLO BARBARO CICLOPICO TITANICO (Opera-Giornata Una-Natalizia-Lustrale-Metafisica della dimenticanza-pianto di prima = “Questa sera si recita a soggetto” al Teatro Stabile N.N. di Girgenti) e la CATASTROFE-RABDOS (di fuoco-terra) della TRAGEDIA del TEATRO GRECO GIGANTESCO-COLOSSALE (Opera-Giornata Trinacria-Pasquale-Fisica della memoria-risata di dopo = “Tre parti scritte” per il Teatro-Nome, il Teatro della Pugna (Armonia-Fuoco) dei Giganti (Numeri-Numi-Lumi Spiriti-Antenati) del Gigante Centimano, il Telamone-Nome-Logos-Vangelo-Angelo Centuno, l’UOMO DIO-Zeus-Toro Falaride, il Minotauro Crocefisso d’Akragas): «… un mezzo busto… nel rigo seguente il nome del mio podere…» (Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”).
La Salvaggio dimostra che il Maestro Puranghellos («… caddi come una lucciola…») non poteva completare “I giganti”, il dramma del ritorno-catastrofe del Drammaturgo Sole Uomo Dio, il figlio cambiato caduto dal cielo («… – Caduto! Caduto! – …»), il figlio ritrovato e riconosciuto dal popolo girgentano, il pubblico censore del teatro greco all’aperto, il teatro sancalogerino (siesta-natale-croce del Dio Damiano del cielo e corsa-pasqua-rábdos dell’Uomo Cosmo della città): «… la vostra «Favola del figlio cambiato»… ci vuol tutto un popolo per rappresentarla…» (Pirandello, “I giganti della montagna”).
Per Giorgio Bárberi Squarotti la scrittrice siciliana ha rivoluzionato gli Studi Pirandelliani e non solo: «(Torino, 1 febbraio 2017) Cara Amica, vedo che continua a ricostruire e ricreare l’antica Agrigento sull’eco dell’opera narrativa e teatrale di Pirandello. Mi congratulo e Le auguro la più lieta ventura…» (Giorgio Bárberi Squarotti, “Lettere a Mirella Salvaggio”).
Nice Xerri Mirabile
Anno di pubblicazione | 2021 |
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Numero pagine | 48 |
ISBN | 979-12-205-0049-4 |
Collana | collana |
Formato | Cartaceo |
Autore |
Salvaggio Mirella |
Editorial Review
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