Anteprima di: Sacro Fuoco

Anno di pubblicazione | 2014 |
---|---|
Numero pagine | 76 |
ISBN | 978-88-6822-164-5 |
ISBN ebook | 978-88-6822-169-2 |
Formato | Cartaceo, eBook (epub) |
Autore | Aquino Rosamaria, Badolati Arcangelo, Carchidi Gabriele, Cribari Marco, Formisani Eleonora, Furia Eugenio, Giuliani Camillo, Grandinetti Roberto, Petrasso Pablo, Serino Lucia |








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Sacro Fuoco
Storie di libertà di stampa
Amici di Alessandro e colleghi di lavoro si riuniscono, ad un anno da quel dannato 15 marzo 2013, per comporre un affresco a più mani sulla libertà di stampa in Calabria e sulle trame complesse che si intrecciano nella pubblicazione di una notizia o nella sua manipolazione o, addirittura, nella sua omissione… La manipolazione delle notizie è consuetudine in molte redazioni d’Italia, e la Calabria veste una maglia nera. Alessandro Bozzo ha pagato in prima persona l’opposizione a questa nefanda e nefasta consetuidine. Lui, capace di appiccare il sacro fuoco della passione giornalistica nell’animo di compagni di viaggio più timorosi.
Nelle pagine della sinossi Rosamaria Aquino racconta delle tribolate condizioni di lavoro dei cronisti calabresi e dell’abitudine alle ingerenze dell’editore e dei politici suoi sodali. Una sciagurata abitudine che porta alla censura self made, la piaga verso cui si ha il dovere morale di reagire. I giornalisti che non fanno i giornalisti si devono sentire in colpa. Mestiere complicato quello del cronista, perché alcune volte si è tenuti a condurre delle controinchieste sulle verità ufficiali offerte dalla procura e dalla stampa pigra – come spiega Arcangelo Badolati. Gabriele Carchidi ripercorre le prime stagioni di “Calabria Ora”, mostrando,senza peli sulla lingua, la pressante influenza dell’editore. Marco Cribari invita ad amare la verità, l’autentico: la verità vale più della libertà perché si può anche essere liberi di scrivere cose non vere. L’affetto degli amici, per Alessandro, è vivissimo. Eleonora Formisani ricorda la sua meticolosità, il suo “voler vederci chiaro”. Eugenio Furia mette a fuoco l’Alessandro compagno di scrivania, in redazione, i consigli dati, i suoi convincimenti, le sue arrabbiature, i suoi slanci purissimi. Sacro fuocodella passione per la scrittura e per il racconto giornalistico. E per il tennis, anche. E per il Canada, e per Donnici. L’obbligatorietà della sincerità e dell’esattezza, nella cronaca giudiziaria, emerge nella nota di Roberto Grandinetti, “avversario” di Bozzo nei corridoi della procura. La voglia di raccontare le “cose come stavano”, e non come qualcun altro avrebbe preferito, è la protagonista delle storie narrate da Camillo Giuliani e da Pablo Petrasso, storie coinvolgenti che mostrano cosa sia l’urgenza della verità e come non sia sopprimibile. Lucia Serino fa notare, con accortezza, che in questo mondo popolato dai social, dove tutti siamo bravi a condividere, è fondamentale chiedersi chi va a scovare i contenuti scomodi. C’è sempre un giornalista coraggioso che va a smuovere la crosta che copre le cose che qualcuno vuole tenere all’oscuro. Poi siamo tutti bravi a condividere. Conclude Alfredo Sprovieri, con uno schizzo che racchiude tutto Alessandro: «Frasi corte e pochi aggettivi, cazzo».
€3,99 – €10,00
ebook - cartaceo
Anno di pubblicazione | 2014 |
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Numero pagine | 76 |
ISBN | 978-88-6822-164-5 |
ISBN ebook | 978-88-6822-169-2 |
Formato | Cartaceo, eBook (epub) |
Autore | Aquino Rosamaria, Badolati Arcangelo, Carchidi Gabriele, Cribari Marco, Formisani Eleonora, Furia Eugenio, Giuliani Camillo, Grandinetti Roberto, Petrasso Pablo, Serino Lucia |

Badolati Arcangelo
Arcangelo Badolati, giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, è caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”. Nato a Palmi, è componente del Centro di documentazione e ricerca sul fenomeno mafioso dell’Università della Calabria, docente presso l’ateneo al Master sull’Intelligence e tiene, inoltre, seminari sulla Storia della criminalità organizzata nel corso di Pedagogia della R-esistenza. È autore, inoltre, con Marisa Fallico, della trasmissione televisiva “Nera di Calabria” ed è ideatore e conduttore, con Attilio Sabato, del programma tv di approfondimento storico “’Ndrine”. Ha vinto la quinta edizione del Premio “Alarico” per il settore Cronaca (2003); il Premio “Internazionale del Mediterraneo” (2006); il Premio letterario “Pasquale Rossi” (2006); il Premio “Riccio” (2007); il Premio “Cristo d'argento” (2008); il Premio Unesco per il giornalismo (2009); il Premio “Vienna da Fuscaldo” (2009); il “Premio Renato Caminiti” (2009); il Premio “Giuseppe Calogero” (2009); il Premio “Capo Spulico” (2010); il Premio per il “Giornalismo d’inchiesta” (2010); il “Paul Harris Fellow” della Fondazione Rotary International (2010); il Premio “Bernardino Telesio” (2010); il Premio Internazionale Calabria-Mondo (2010); il Premio “Gerbera Gialla” (2011); il Premio “Strill&Rischia-Tabula rasa” (2011); il Premio internazionale “Custodi della memoria” (2011); il Premio “Luigi Malafarina” per il giornalismo (2012); il Premio alla “cultura per la Calabria e la Basilicata” (2012); il Premio internazionale “Proviero” (2012); il Premio “Testimone della Calabria” (2013), il “Premio per la cultura” dalla Società internazionale di filosofia “Karl Otto Apel” (2013). Ha ricevuto due riconoscimenti speciali (2010 e 2011) dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato per le inchieste giornalistiche condotte negli ultimi sedici anni. Riconoscimenti speciali per le pubblicazioni prodotte in Italia gli sono stati assegnati dalla “Accademia di Calabria” di Toronto (Canada-2010); dall’Osservatorio “Falcone - Borsellino - Scopelliti” (2011); dal Laboratorio “Giovanni Losardo” (2012) e dall’Associazione Nazionale Carabinieri (2013). Un riconoscimento accademico per l’impegno culturale mostrato a favore della diffusione della legalità gli è stato conferito dal Dipartimento di Lingue e Scienza dell'Educazione dell’Università della Calabria (2013).
Ha pubblicato: I segreti dei boss (2001); Malandrini (2002); Omicidi nel Cosentino ‘98-2001 (2001); Sette casi per sette delitti (2003); Il Mig delle bugie (2005); il Mammasantissima (2006); Crimini (2007); ’Ndrangheta eversiva (2007); I segreti dei boss - 2 (2008); Faide (2009); Banditi e Schiave (2009); La Giustizia italiana raccontata ad un alieno (2010); Stragi, delitti e misteri (2011); Codice Rosso, la sanità tra sperperi, politica e 'ndrangheta (2012).

Grandinetti Roberto
ROBERTO GRANDINETTI (Cosenza, 1967), laureato in Lettere all’Università della Calabria, è giornalista professionista dal 2003.
Da oltre dieci anni è responsabile della cronaca giudiziaria de “Il Quotidiano della Calabria”, per il quale ha seguito i più importanti processi istruiti dalla DDA di Catanzaro e dalla Procura di Cosenza.
Ha pubblicato per i tipi della Rubbettino, insieme al collega Massimo Clausi, Le navi dei veleni. Tutte le verità sull’intrigo radioattivo
Editorial Review
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