Anno di pubblicazione | 2008 |
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Numero pagine | 128 |
ISBN | 978-88-8101-468-2 |
Formato | Cartaceo |
Quannu si fa sira…
Poesie in vernacolo calabrese (cosentino)
Una ispirazione lirica inesauribile è quella di Libero
Battaglia che in poco più di due anni raccoglie in
due tomi una produzione di composizioni poetiche
non trascurabile.
Egli durante lunghi anni formativi, impegnato in
attività tecniche e scientifiche ha frenato il suo desiderio
di tradurre in “canto” (rime) ogni sua pulsazione
istintiva estetica. Ora, libero da impegni di studio e di
lavoro non trattiene più i suoi impulsi di cui è ricco il
suo animo, si avvale di una mente chiara e serena e
scioglie in suono eufonico tanti ricordi di una lunga
vita.
Scorrono immagini, scenari,ambienti che per molti
di noi rimarrebbero latenti nei ricordi nostalgici e per
i giovani sono una piacevole riscoperta di racconti popolari,
narrati in vena umoristica.
La città storica, protetta dai due fiumi che scorrono
“sullo stesso letto”, un tempo luogo di trastulli giovanili,
ora gravemente malati, è il baricentro del suo
lavoro scientifico.
Il colle Pancrazio, sovrastato dal castello Svevo, attraversato
da un dedalo di viuzze e scalinate è il proscenio
amato.
Bennardino Telesio sulla piazza scrive ancora il suo
pensiero filosofico; I fratelli Bandiera dalla loro ara
ammoniscono di amare la Patria per la quale offrirono
la vita
Editorial Review
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