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Riflessioni economiche-politiche

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Messa in questa “Collana”, l’opera di Spiriti , che è stata affidata a chi come la Petrusewicz ne ha saputo dare la giusta riquadratura critica e storiografica, è un altro pezzo di una storia della cultura in cui si evidenzia un apporto, anche con aspetti di acutezza intellettuale, dato da calabresi che fuori e dentro la loro regione mostrano di volersi muovere in più ampi circuiti culturali, riuscendo a rompere le barriere opposte dalle chiusure provincialistiche dei propri luoghi.
Anche attraverso questa opera dell’illuminista cosentino, si ha l’opportunità di riflettere sui tanti preziosi contributi, di varia natura, dati dagli studiosi e intellettuali calabresi, nei vari campi della storia delle idee. Basta non leggerli con schematismi fuorvianti.

A cura di Franco Crispini
(Introduzione di Marta Petrusewicz)

16,00

Riflessioni politico – morali e attualità dei valori cristiani

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La situazione in cui attualmente versa la società italiana con la caduta dei principi e dei valori ha determinato la crisi – ben visibile – di identità e di solidarietà con l’incidenza negativa anche sul terreno della politica non intesa nell’accezione migliore, come si evince dal suo etimo (polis), ma come luogo di scontri continui e di mancanza di una seria dialettica costruttiva. Ed infatti la disaffezione della gente verso le istituzioni è la conseguenza di un modo di fare politica non al servizio della comunità, ma per interessi spesso poco nobili ed in contrasto con il rispetto dei diritti individuali e sociali. Ed in questo quadro anche il legislatore finisce per essere condizionato da scelte antitetiche ai desiderata più pressanti e legittimamente sentiti da vasti settori popolari, oltre che dalla più disinteressata pubblica opinione. E nel senso di recepimento di queste indicazioni provenienti dall’esigenza di vedere riconosciuti dei sacrosanti diritti che, anche nelle aule parlamentari, ho ritenuto di dovere su temi di ordine socio-etico dispiegare il mio impegno a tutela di valori essenziali ed indispensabili dell’uomo (aborto, ora di religione, rapporto tra fedi religiose diverse, presenza della morale nella vita politica, laicità…). La realtà politica infatti è attraversata da una visione che tende a prescindere dal riferimento ai valori morali, venendo così a degradarsi, se non a snaturarsi del tutto. Ed è in questa dimensione e direzione che si evidenzia il ruolo della Istituzione Chiesa intesa a salvaguardare principi e valori universali che attengono alla persona umana quale che sia la sua collocazione: culturale, sociale e religiosa. La reazione, non di rado scomposta, del potere politico nei riguardi di una presunta ingerenza della Chiesa nella sfera “temporale” è la dimostrazione della inadeguatezza operativa di chi ha avuto un mandato rappresentativo al fine di rispettare i valori e le esigenze, anche spirituali, dei propri rappresentati. La “laicità”, principio sacro, è spesso un espediente per nascondere inadempienze e responsabilità! Ed è alla luce di tutta questa serie di problematiche e di tante altre ancora che trova ragion d’essere la presente pubblicazione.

10,00

Rimarrò sempre un ragazzo

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Fermare la vita che trascorre con lo spirito di chi sceglie di rimanere sempre un ragazzo sapendo, però, che la vita trascorsa, con tutto quello che l’ha accompagnata, è piena di esperienze il cui ricordo merita di essere trasmesso.
Una forma scorrevole rende semplice, piacevole e comprensibile la lettura in un insieme di ironia, fatti storici del nostro tempo, fantasia e poesia.
Un ragazzo esamina le cose con la freschezza della sua mente, con un’immaginazione, forse, ancora immacolata che viene, però, mescolata alle innumerevoli esperienze vissute.
È quello che traspare da queste pagine che si propongono ad un lettore interessato a condividere le emozioni vissute con il desiderio di raccogliere le testimonianze proposte.
Ne è risultato un insieme di realismo fantasioso, amore per la descrizione lineare, ricordi di amicizie, sentimenti e tanto rispetto per la natura.

 

 

4,9916,00
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Rimpiazzamenti, ibridazioni e antagonismo sociale

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Il focus del libro non riguarda la rivoluzione in atto (Quarta rivoluzione industriale, o anche Rivoluzione digitale), o per lo meno non affronta direttamente la questione. Eppure, uno dei risultati più interessanti dell’opera sta proprio nel fornirci alcune chiavi di lettura “strategiche” per leggere e interpretare proprio il cambiamento odierno. Chiavi di lettura alle quali l’autore perviene dopo una attenta e approfondita ricognizione e spiegazione del pensiero storico-sociologico di alcuni noti e meno noti teorici delle Scienze sociali, comprese le Scienze storiche. Pinello offre interessanti e originali punti teorici di confronto e di intersezione, riempiendo via via la sua costruzione teorico-concettuale in modo convincente e sempre grazie ad una sottile e particolareggiata argomentazione. Concetti come quelli di ibridazione, di rimpiazzamento, di antagonismo ci aiutano a focalizzare sempre più specificamente fenomeni di statica e di dinamica sociale altrimenti difficili da isolare con i tradizionali strumenti interpretativi della teoria sociologica. Questo volume costituisce un viaggio davvero ambizioso che l’autore effettua nel pensiero storico-sociologico di alcuni tra i più rilevanti protagonisti delle Scienze sociali in tema di mutamento, crisi e trasformazione, aggiungendovi delle originali argomentazioni e ipotesi personali che possono senz’altro costituire la base di successivi sviluppi teorici e di ricerca. (dalla Presentazione di Andrea Millefiorini)

20,00
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Riprendiamoci la pedagogia

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Esiste un filo critico, etico, pedagogico e scientifico che lega, in senso neuro-pedagogico ed antropoevolutivo, il pensiero di grandi medici, pedagogisti e scienziati del passato, in particolare quello di J. Itard. E. Seguin, J. Dewey, I.P. Pavolv, A. Sullivan (con Helen Keller), M. Montessori, J. Korczak, L.S. Vygotskij, e il pensiero pedagogico e scientifico più recente di pedagogisti, filosofi e neuroscienziati quali G. Doman, C. Delacato, A. Damasio, Jan Hunter, A. de La Garanderie, A. Bernardoni, G.F. Honegger, J.M. Masson, M. Onfray, F. Furedi, O. Sacks, S. Rose, G. Rizzolatti, passando per la passione educativo-pedagogica e sociale di J. Korczak, C. Freinet, L. Milani, G. Rodari, M. Lodi, A. Manzi e P. Freire… È “un nuovo sguardo all’umano” di una nuova scienza della personalità che si lascia alle spalle psicologia, psichiatria e psicoanalisi per abbracciare il nuovo e più vasto orizzonte morale della coscienza di specie.

Attualità e futuro della “Pedagogia scientifica antropologica” di Maria Montessori.
“La pedagogia scientifica” dell’infanzia, che Maria Montessori definì e praticò come “Metodo del bambino” e che l’indotto editoriale ha ufficializzato, a fini commerciali, come “Metodo Montessori”, è tuttora una nuovissima scienza per chi, come lei, si schiera “dalla parte dei bambini” e di “un’educazione per un mondo nuovo”.

Attualità e futuro della “Disalienistica antropoevolutiva” di Antonietta Bernardoni.
“La Disalienistica antropoevolutiva costituisce la sintesi di una ricerca quasi quarantennale tuttora in corso (1987) basata da un lato sulla constatazione – nei fatti – della plasticità dell’encefalo e dall’altro su di una trasformazione concreta di situazioni concrete mediante l’instaurazione di gruppi di reciproco aiuto per la formazione della personalità attraverso il coinvolgimento di tutti.”

 

15,00
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Rìsi e cchjànti

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[…] Borelli, in queste poesie leggiadre, compie un’azione di trasformazione del sentire più profondo, in parola poetica, immergendosi nell’antica lingua dei padri, utilizzandone la musicalità – che ha risonanze antichissime – e le essenze, i significati, ricchi, anzi ricchissimi, di mille pieghe e sfaccettature umane e culturali. E riesce a farlo in modo armonico, fluido, senza mai inficiare la scorrevolezza e l’eleganza del verso.
Inoltre, in tutti i testi, la parola di Giovannino Borelli, che è parola arcana perché discesa dai padri, ma al contempo chiara ed incisiva, fino ad espandersi ed arrivare al cuore del lettore, è stata capace di assorbire stimoli e motivazioni legati ad un mondo circoscritto, ma volto all’universale. […]

Dalla Prefazione

6,9912,00
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Risolvi ogni sudoku

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Pubblicato nel mese di marzo 2010, Los elke sudoku op – questo il titolo originale dell’opera – raggiunge in pochi mesi la prima posizione tra tutti i libri della categoria “Sudoku” in vendita su www.bol.com, il corrispondente olandese dell’americano www.amazon.com, grazie anche a una recensione più che positiva su De Telegraaf, il più importante quotidiano olandese con più di 3 milioni di lettori. Il successo e la validità del libro sono suggeriti non solo da grandi numeri, ma dalle migliaia di e-mails (non richieste) con le quali i lettori testimoniano tutto il loro entusiasmo per i risultati raggiunti, essendo in grado di risolvere sudoku con molte stelle! Anche la “Denksport”, la più grande organizzazione responsabile del mercato di riviste di enigmistica nei Paesi Bassi e in altre nazioni (ad esempio la Francia), nei prossimi mesi dedicherà spazio al libro nella newsletter mensile. L’edizione inglese è già in commercio, mentre quella tedesca è ormai in fase di stampa. A esse seguiranno altre edizioni in svedese, ungherese e finlandese, essendo molti gli appassionati di sudoku interessati alla traduzione e divulgazione del libro. Esistono in commercio molti libri, alcuni scritti anni fa, che, tuttavia, non forniscono buone e adeguate soluzioni. Risolvi ogni sudoku, invece, è uno dei pochi, se non l’unico libro che migliora veramente le abilità dei lettori. Il sudoku è diventato un passatempo popolarissimo, ormai alla pari delle parole crociate e dei crittogrammi. È facile incontrare persone intente a risolvere sudoku ovunque: nelle sale d’attesa delle stazioni come in aereo o in spiaggia. Si può dunque ben dire che il Sudoku è ormai il gioco del XXI secolo. Mentre le parole crociate richiedono una ricchezza lessicale, per risolvere un sudoku non serve altro che una gran varietà di tecniche risolutive. Questo libro presenta una serie di tecniche che aiuteranno il lettore a risolvere ogni tipologia di sudoku. A condurlo per mano, passo dopo passo, una gran varietà di esempi ed esercizi, che gli consentiranno di acquisire la confidenza e l’esperienza necessarie per affrontare anche i sudoku più difficili su giornali, riviste, o sul web. Esclusivo è il metodo della coppia numerica, alla base di tutti i passi nel processo di risoluzione; tale metodo, rispetto ai suggerimenti trovati in altri libri, evita una gran perdita di tempo e rende il processo più facile, ma, soprattutto, più efficace. Del tutto originale è l’alternativa per la soluzione di sudoku estremi, presentata alla fine del libro. Il divertimento non diminuirà se si conoscono più tecniche, ma il piacere che si prova nel poter dire: “sì! Ne ho risolto un altro difficilissimo” sarà molto più intenso. Vale la pena sottolineare anche il lato didattico, in quanto questi giochi allenano la mente e aiutano i più giovani a sviluppare le abilità di matematica laterale. Vi consigliamo di procedere nei diversi metodi passo dopo passo e, una volta giunti al passo 7 comprate una rivista per testare le abilità acquisite! Anche per il sudoku vale il detto “la pratica rende perfetti”.

12,00
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Risorgimento e mafia in Sicilia: i mafiusi della vicaria di Palermo

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Il persistere della mafia è un rischio mortale per la democrazia. Perché i comportamenti antimafia siano però razionalmente efficaci nel loro impatto con la complessità della società civile contemporanea non basta mettere a nudo le logiche contrapposte che guidano le mafie contro la democrazia e i suoi valori; occorre anche una conoscenza adeguata dei processi storici che hanno prodotto le mafie fissandone i tratti concreti salienti e la proiezione mitica nell’immaginario collettivo. I mafiusi di la Vicaria di Giuseppe Rizzotto, qui riproposto, è un testo che si rivela una vera e propria cartina di tornasole per capire le radici storiche del fenomeno mafioso, i suoi legami con valori popolari diffusi, il conflitto tra sentimenti non abietti e tendenze alla prevaricazione criminale presenti tra gli affiliati, l’ambiguità e la polivalenza di un messaggio sul quale la mafia avrebbe cinicamente ed astutamente costruito le proprie durature fortune.

9,30

Rispondimi, bellezza

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Ora dunque appare gigantesca, quasi imbattibile l’onda dell’astrazione. Per essa vige il puro valore del numero, come se cioè “molto” fosse anche “molto bello, o valoroso, o intelligente”. Logica puramente finanziario-economica del mondo. Ci vogliono figli di N.N., del numero e del narcisismo, ovvero il culto dell’immagine di sé, culmine dell’io come monade, culmine di astrazione. Eppure, vive agile e forte nel moderno e nelle sue propaggini anche una idea, una visione di arte che – parimenti a ogni fenomeno storico – ha radici precise, nel crinale tra Oriente e Occidente in cui si formano le estetiche greca ed europea: arte come ritmica e drammatica composizione di misure. Tale composizione, per quanto diramata in forme e stili infiniti, contrastanti, slabbrati, spregiudicati, visionari, tremendi, esprime quel che Ungaretti chiamava “sentiment de l’infini” (dall’Introduzione).

16,00

Risveglio dal buio

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… La madre si alza da letto, attraversa il corridoio, apre la porta della stanza del figlio.
La stanza è vuota. Il figlio non c’è. Lavora a Londra. La casa è vuota.
La protagonista tenta di superare “il limite” di una morte, priva di senso come tutte le morti, per restituire il valore di un “senso” alla propria vita.
Con l’immediatezza dello schizzo preparatorio, del “no finito”, del “provvisorio”, la storia prende la “sua” forma dentro il “cuore della mente” del lettore…

dalla Prefazione di
Gabriele Lavia

8,9916,00
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Ritessere trame

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La cultura organizzativa (declinabile anche al plurale) per la sua natura elusiva potrebbe essere descritta come una sorta di araba fenice (“che vi sia, ciascun lo dice; dove sia, nessun lo sa”) che può essere studiata, descritta e analizzata solo by proxy attraverso lo studio degli artefatti che produce. Gli studiosi (tra gli altri Rice, Johnson e Schein) hanno concettualizzato la cultura organizzativa come l’insieme delle tecniche, dei meccanismi, delle tradizioni e degli assunti di base che i gruppi hanno inventato, scoperto e progettato per apprendere e concordare come lavorare insieme. Questo può essere riassunto come la complessa struttura sociale che regola le relazioni interne ed esterne tra i membri e tra loro e i processi organizzativi (siano essi tecnologici o metodologici) per eseguire quei compiti e quelle attività che garantiscono l’efficacia operativa e la sopravvivenza dell’organizzazione nei suoi ambienti e contesti. Questo volume intende esplorare, attraverso “racconti” di prima mano, come consulenti interni ed esterni, leader e manager organizzativi, nonché fruitori di servizi, “lavorano” con la cultura organizzativa anche per promuovere processi di cambiamento. La definizione di cambiamento organizzativo è qui data come “ogni consapevole intervento che aiuta sistemi sociali e umani a identificare, affrontare e risolvere questioni che impediscono loro di eseguire efficacemente i loro compiti”. Il focus del volume è “come fai e hai fatto?” piuttosto che “cos’è?”.

18,00

Riti e simulacri

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Da Montserrat a Vallelonga, da Caleruega a Soriano Calabro e dalla Siria a Riace sono i tratti identificativi di questo volume. Simbolo di un percorso demoetnoantropologico sug- gestivo, ricco di fascino e di mistero. Dalla Catalogna, sopra le montagne di Barcellona si erge  imponente La montagna dentata di Montserrat col suo Santuario dedicato alla More-  neta, meta di pellegrini e di viandanti in cerca di quelle emozioni che solo la fede riesce a dare. Lo stesso filo conduttore lega Vallelonga a Montserrat con il culto della Madonna di Monserrato. Un culto che richiama pellegrini dai paesi limitrofi e da tutta la Calabria, oltre che dalla comunità vallelonghese in Canada.
Da Caleruega, terra natia di San Domenico di  Guzmán, inizia, invece, l’itinerario spirituale di un Santo che ha avuto nostalgia della sua terra, come riporta padre Antonino Barilaro O.P. in San Domenico in Soriano. Una scelta che il Santo Patriarca, fondatore dell’Ordo Praedicatorum fece post mortem con la sua Santa Immagine custodita nella «Santa Casa» di Soriano da cui dispensa grazie in nome di colui che lo ha scelto come apostolo della fede e del Vangelo di Cristo, come ripetono i frati e quanti in lui si riconoscono per grazia ricevuta.
Dalla Siria a Riace fino a Soriano, si snoda la strada relativa al culto dei Santi Medici Cosma e Damiano. La grande festa di Riace con varie etnie che si ritrovano nel nome dei Santi Martiri rappresenta un’occasione rara di condivisione fraterna accanto a coloro che hanno testimoniato la loro fede cristiana fino all’estremo sacrificio. Occasione di un incontro che anche a Soriano, in tutta la Calabria, in Puglia e nel resto del Mezzoggiorno indica le coordinate di un itinerario di preghiera e di speranza per quanti hanno ottenuto o sperano di ottenere l’intercessione dei due Santi per superare le infermità e le incomprensioni di questa società alla deriva.  Riace oasi di pace, di fraternità, di speranza attraverso ex voto, canti e preghiere che scandiscono il tempo delle due giornate dedicate ai Santi Cosma e Damiano e ai loro tre fratelli che con loro hanno condiviso il martirio. Riace segno di accoglienza e di amicizia che col suo esempio di solidarietà infinita ha incantato il mondo.

14,00
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Ritorno a Medjugorje

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“Non so ancora bene quale, ma sono certo che a Medjugorje ho ottenuto una grazia.”

Un pugno di casette di pietra con il tetto di fieno e qualche filare di vite in mezzo ai sassi, hanno assunto in trent’anni l’aspetto di una città caotica e improvvisata sotto la stra- ripante invasione delle milizie della fede.
A Medjugorje, per il Mladifest di agosto, migliaia di giovani di ogni provenienza e colore, leggeri come il vento scalano i fianchi scabrosi del Podbrdo e del Križevac, le colline fatate dove “il Cielo si è chinato sulla terra”. Sono ragazzi e ragazze in nulla dissimili dai loro coetanei nell’aspetto, nell’abbigliamento, nella disinvolta freschezza, ma armati dell’incrollabile fiducia di poter cambiare se stessi e il mondo.
“Sono rimasto ad ammirarli affascinato, sapendo che stavano disertando senza rimpianti le località turistiche del divertimento obbligato per approdare in folta schiera alla “Spiaggia del Signore”. In cerca di cosa? Perché questo irrefrenabile bisogno di ritrovarsi nel luogo in cui la Madonna è apparsa più di tre decenni fa a sei adolescenti che oggi vengono chiamati “veggenti” e continuano a ricevere messaggi della Madre Celeste per la salvezza dell’umanità?”
Gianfranco Angelucci, già autore del “Diario da Medjugorje”, torna nel villaggio dei miracoli in compagnia della sua “guida” e fotografa, Maria Gabriella Piccari, per raccontarci in una narrazione appassionata e trascinante la sua nuova avventura spirituale: ricolma di dubbi e di stupore, di incanto e di interrogativi, ma soprattutto di un tenace e inesauribile desiderio di capire.

Foto di Maria Gabriella Piccari

7,9916,00
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Ritorno in Calabria

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Alla soglia dei cinquant’anni un uomo a Milano riflette sulla propria vita e ripercorre l’infanzia nel paese natìo, Sant’Andrea Ionio; gli anni nei seminari di Squillace e Catanzaro, luoghi di apprendimento, ma anche di dolore e di pena; gli sforzi immani compiuti per sfuggire ad una Calabria che gli appariva arretrata e invivibile; gli studi e il lavoro in Italia e all’estero. Si accorge allora con sgomento che i conti non tornano e arriva il momento della disperazione, vinta però con l’aiuto insperato delle energie mentali della sua terra. Ritorno in Calabria, Viaggio a Gerusalemme e Sesso e Paradiso in preparazione, mettono in luce i preziosi giacimenti culturali e umani della Calabria, quanto mai necessari oggi per una più alta prospettiva dell’umano destino.

12,00

Ritratti cosentini

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“Ritratti Cosentini” non è un libro di storia.
In esso, l’autore, espone, come in una galleria, tanti “quadri” che raffigurano persone, rievocano luoghi ed avvenimenti della nobilissima ed antichissima Città di Cosenza.
Non sono biografie ufficiali.
I lettori leggeranno pochissime date e riferimenti specifici e saranno portati per mano a scoprire i “volti”, le epoche, i vicoli e le strade della Città, in un susseguirsi di inedite rivelazioni che Francesco D’Ambrosio ha deciso di offrire al giudizio dei lettori.
È il primo libro di una trilogia che impegnerà l’autore nei prossimi anni.

7,9916,00
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Ritratti in versi

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Questo libro è una raccolta di pensieri e di personaggi
incontrati in tanti anni di lavoro, vissuti in
mezzo alla sofferenza e alla speranza.
La maggior parte sono ritratti reali e conversazioni
con i pazienti, ispirati da esperienze realmente
vissute; altri sono ritratti familiari.
Spesso dettati direttamente, magari involontariamente,
da uomini e donne che, a volte, hanno
dimenticato come si cammina, ma che volano alto
e spesso insegnano.
In alcuni casi i pensieri sono stati “scritti” dai
pazienti stessi e il mio intervento è stato quello
di trascriverli e metterli in versi, cercando di fare
emergere il personaggio come in un teatro.
Sono piccole storie, a volte drammatiche, a volte
divertenti, di varia umanità.
Personaggi che insegnano il valore e la forza dei
rapporti umani.

12,00

Rocco Perri

[wc-ps]

Rocco Perri ha lasciato la Calabria sul finire dell’Ottocento. Dopo una breve parentesi negli Stati Uniti, si è trasferito in Canada, dove, assieme alla sua compagna Bessie Starkman è riuscito a creare un impero straordinario, grazie all’alcool venduto durante il periodo del Proibizionismo. Ha conosciuto Al Capone e ha avuto relazioni commerciali anche con Joseph Kennedy, il padre di JFK. La sua scomparsa nel 1944, per decenni, è stata avvolta nel mistero. Fino a quando Antonio Nicaso, con una ricostruzione accurata dei fatti, è riuscito a scoprire ciò che nessuno osava immaginare. “Gli amanti di questo tipo di saggistica apprezzeranno sicuramente questa publicazione almeno per due motivi. Il primo perché a scriverla è Antonio Nicaso, da tempo riconosciuto come il più noto esperto di organizzazioni criminali in Nord-America. Il secondo perché l’autore ha saputo ricostruire e raccontare la storia di Rocco Perri, il re del contrabbando di liquori, in un modo straordinariamente intelligente. Rocco Perri è un libro che tutti dovrebbero leggere”. Paul Challen, Quill & Quire.

7,9915,99
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Romancero gitano

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Pubblicato nel 1928, “Romancero gitano” è uno dei vertici della poesia di Federico García Lorca e comprende alcune delle sue poesie più famose. L’intera raccolta è pensata nell’ottica del popolo gitano: il poeta ne invidia l’atteggiamento nei confronti della libertà, dell’amore, della morte. Nel “Romancero”, García Lorca canta il sogno di una vita più vera in cui amore, dolore e tragedia sono vissuti con straordinaria intensità.

12,00
ebook - cartaceo
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Romanzi in scena volume I

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“Romanzo di scena”: questo il titolo dell’opera di Ciro Lenti. Superfluo rimarcare come questa categoria letteraria non esista, né, francamente, il testo di Lenti ci sembra avere lo spessore letterario tale  da favorire la nascita di un nuovo genere. Piuttosto un’operazione presuntuosa, poco condivisibile negli intenti, quasi per nulla nei risultati, perché, a ben leggere, ciò che è dato  riscontrare è solo una pletorica rimpolpatura delle didascalie drammaturgiche, il cui unico risultato di rilievo  è quello di confondere i modesti piani narrativi. Detto ciò, bisogna  riconoscere  al libro di Lenti un indiscutibile pregio che può sfuggire a una prima superficiale analisi. Ed è il prezzo. In fondo cosa comperi oggi con otto euro?
Antonio Fiore (Corriere della Serra)

4,998,00
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Rreth veprës Il Canzoniere albanese të Françesk Anton Santorit

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Vepra Il canzoniere albanese & Këngëtorja arbëreshe e
shkrimtarit Françesk Anton Santorit është, më shumë se çdo
krijesë tjetër letrare e tij, e hapur për qasje e interpretime.
Në fillim të saj autori ka vënë dyvargëshin që përdorët dhe
në këngët arbëreshe të dasmës “Sa hjé të ka ajo kezë! / Rinë,
Rinë! Ku vajte sot?”, që është hyrje në objektin poetik që
shqyrton: dashurinë, martesën (keza) po dhe në mëdyshjet
e shqetësimet që i përcjellin njeriun në jetën e tij (“Ku vajte
sot?”) në çdo kohë dhe në çdo vend.
Edhe vargjet që i prijnë tekstit të veprës: Për dírë, për
namurí shúmë vjershe shkrùajta, / Moj ndë ktë zemër namurí së
ndìeta…., dëshmojnë veçantinë dhe ndërliqësinë e saj.
Si krijesë letrare poetike Këngëtorja arbëreshe të ballafaqon
me dukuri të veçanta të shtjellimit të tekstit, që përligjet,
para së gjithash, me shqiptimin dhe gërshetimin e formave
shprehëse, të pjesëve, të shtresave të rrëfimit dhe të vargjeve
metrikisht të ndryshme.

10,00