Cosenza e le sue famiglie
[wc-ps]
In passato, la Calabria fu abitata da Siculi, Enotri, Coni, Morgeti; Pelasgì. Itali, Bruzi ed ebbe il nome di Ausonia (terra abbondante), Esperia (rivolta ad occidente), Enotria (terra del vino), Italia (fondata da Italo) Vitulia (terra dei vitelli), Magna Grecia (più importante della Grecia), Brutium (abitata dai Bruzi) e Calabria (terra d’ogni bene). L’immagine più bella di questa regione risale al periodo paleolitico di 10000 anni fa, e corrisponde a quella del “boss primigenius” scoperta da Paolo Graziosi nel 1961,nella grotta del Romito a Papasidero. Altre tracce di paleolitico si trovano nel fondo Casella di S. Pietro a Maida (Cz), nello Scoglio S. Giovanni a Cirella, nella Grotta della Madonna e Torre Nave di Praia a Mare, a Torre Talao di Scalea, Tortora, S. Nicola Arcella, S. Eufemia, Briatico, Monte Poro ed Arcbi. Siti umani e resti di un villaggio a capanne del periodo neolitico (VI, V millennio a. C.) sono stati scoperti a Favella della Corte nella Sibaritide. Insediamenti preistorici coevi sono presenti a Cassano (Grotta 5. Angelo), Amendolara, Papasidero, Praia a Mare, Curinga, Girifalco e S. Eufemia, molti dei quali sono stati rilevati da J. Ammerman nel 1974. Oggetti metallici dell’età del rame (III, Il millennio a. C.) sono stati trovati a Roggiano Gravina, 5. Domenica di Ricadi, Cotronei (Timpanello del Ladro), nel lago Ampollino, Vibo (Torre Galli), Torre Mordillo. Necropoli dell’età del ferro (X, IX sec. a. C.), con vasellami a pittura geometrica e manufatti in bronzo, sono state evidenziate a Castiglione di Paludi, Torre Galli di Tropea, 5. Onofrio di Roccella Ionica. Altre necropoli; dell’ottavo secolo a. C., a Torre Mordillo, Franca Villa Marittima e Canale. Fra l’ottavo ed il quinto secolo a. C., la Calabria fu colonizzata dai Greci. Nel 744 a. C., gli loni fondarono Reggio e Zancle (Messina). Nel 710 a. C., gli Achei costruirono Sibari la più bella ed opulenta città del mondo greco, e Crotone nel 708 a. C.. Nel 680 a. C., i Locresi edificarono Locri Epizefiri e, successivamente, Ipponio (Vibo), Medma (Rosarno) e Metauro (Gioia Tauro). I Crotoniati innalzarono Crimisa (Cirò), Petelia (Strongolì), Scillezio (Squillace), Caulonia, Terina. I Sibariti diedero vita a Poseidonia (Paestum), Laos, Scidros, Clampetia (Amantea), Temesa e Pandosia. Nel 560 a.C., i Locresi alleati con gli Spartani sconfissero i Crotoniati nella battaglia della Sagra. Nel 510 a. C., i Crotoniati capeggiati da Milone decimarono i Sibariti nella Valle del Trionto, distrussero la città di Sibari fondarono Thurio. Nel 388 a.C., i Locresi, con l’aiuto dki Dionisio II di Siracusa, sconfissero sul fiume Stilaro i Crotoniati, la cui patria era la capitale della Magna Grecia.
Crotone nera
[wc-ps]
Una raccolta di racconti legati fra loro non solo dall’ambientazione, la città di Crotone, ma anche dai personaggi che, entrando l’uno in relazione con l’altro, come anelli di una catena tengono insieme i vari componimenti.
È cupa l’atmosfera che aleggia e ovunque imperversa lo squallore di un’umanità reietta che, indipendentemente dalla propria estrazione sociale, si trascina tra i liquami della corruzione morale… della cattiveria sociale.
La Crotone descritta è ferocemente attuale: non è più tempo di indugiare leziosamente in ricordi di fasti magnogreci ormai lontanissimi o in rimpianti di epopee industriali recenti e definitivamente finite.
Quella Crotone non esiste più. Quei crotonesi sono morti.
Ciò che rimane è una Crotone nera come una scoria, popolata da ombre senza corpi.
L’autore non è né vuole essere uno scrittore. Non è letteratura né sociologia quello che propone: l’intento è esplicitamente politico.
€4,19 – €7,00
ebook - cartaceo
Culture e modelli costituzionali dell’Italia Repubblicana
[wc-ps]