Banditi e schiave

ARCANGELO BADOLATI di Capo Barbi (Palmi, 1966) giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, è caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”. È autore di numerose pubblicazioni sulle devianze criminali e i misteri calabresi e ha seguito, negli ultimi trent’anni, i più importanti processi celebrati in Calabria. È componente del Centro di documentazione e ricerca sul fenomeno mafioso dell’Università della Calabria e coordina dal 2018 il comitato scientifico dell’Osservatorio Nazionale “Falcone-Borsellino”. È autore di trasmissioni televisive e testi teatrali. Ha vinto numerosissimi premi e ricevuto riconoscimenti speciali in Italia e all’estero. Ha pubblicato: I segreti dei boss (2001); Malandrini (2002); Omicidi nel Cosentino ’98-2001 (2001); Sette casi per sette delitti (2003); Il Mig delle bugie (2005); il Mammasantissima (2006); Crimini (2007); ’Ndrangheta eversiva (2007); I segreti dei boss - 2 (2008); Faide (2009); Banditi e Schiave (2009); La Giustizia italiana raccontata ad un alieno (2010); Stragi, delitti e misteri (2011). Codice Rosso, la sanità tra sperperi, politica e ’ndrangheta (2012); I femminicidi (2013); Ouitalos (2014); Mamma ’ndrangheta (2014); #iodamorenonmuoio (2016), Le ’ndranghetiste dell’est (2017), Santisti & ’ndrine (2018). Muori Cornuto (2019). Disastro pandemico in codice rosso. La sanità calabrese tra mafie e paradossi (2021). I diritti d’autore delle sue opere sono devoluti in beneficenza.

Giovanni Pastore è vicecaposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”. Giornalista professionista, è nato a Castrovillari. Ha collaborato con la “Gazzetta dello Sport”, è stato caporedattore della emittente regionale “Televiva”, collaboratore di “Telespazio Calabria” e dell’agenzia nazionale di stampa “Italpress”. Nella sua lunga attività giornalistica ha ricoperto pure il ruolo di caporedattore di “Radio Castrovillari centro” e di responsabile dei notiziari sportivi presso “Radio Nord Castrovillari”. Tiene seminari nelle scuole medie superiori ed ha ricevuto il “Premio internazionale per la libertà di stampa dell’Unesco” (2011), il Premio “Castello d’oro” come giornalista emergente (1997). Negli ultimi dieci anni si è occupato dei più eclatanti fatti di cronaca e dei maggiori processi celebrati nell’area settentrionale della Calabria.