Anno di pubblicazione | 2007 |
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Numero pagine | 136 |
ISBN | 978-88-8101-379-1 |
Formato | Cartaceo |
Autore |
Iazzolino Mario |
L’Illusione realista
ovvero Lo specchio deformante
Il titolo della ricerca di Mario Iazzolino dice già tutto in partenza, a
bocce ferme, nello stesso titolo.
L’autore ripropone una questione che angustia scrittori e critici da
sempre: il rapporto tra opera e realtà, testo e mondo esterno. Egli ci parla
subito di “illusione” e di “specchio deformante”, come per segnalarci in
partenza la difficoltà se non l’impossibilità di descrivere il reale.
C’è nella proposta di Mario Iazzolino tutto il dibattito che attraversa
la letteratura e l’arte dalla notte dei tempi ad oggi. Non si creda che sia
una questione soltanto ottocentesca, di Alessandro Manzoni, Gustave
Flaubert e dintorni, né tipica soltanto di aree geografiche ben delimitate.
Cos’è infatti la letteratura, cos’è l’arte, se non rappresentazione della
realtà?
Già Aristotele, ma direi gran parte della filosofia greca, e poi romana,
e quindi delle letterature romanze, lo scrittore e l’artista hanno cercato
di capire come “dire” il mondo, come filtrarlo, come avvicinarlo,
come descriverlo.
Sì, perché, da qualunque punto la si veda, l’arte è in fondo sempre
une descrizione. Tutto dipende dalla lente che si usa. Se la lente è perfettamente
prospettica, tutti i punti condurranno a una prospezione ortogonale
della realtà descritta. Se la lente è convessa, oppure non ben
tarata sull’occhio, o volutamente deformata, la realtà assumerà contorni
inediti, irripetibili, affascinanti, fino a giungere a quella che si chiamerà
arte astratta.
Editorial Review
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