Anno di pubblicazione | 2005 |
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Numero pagine | 176 |
Formato | Cartaceo |
ISBN | 88-8101-239-1 |
Autore |
Siciliano Pino |
Le mani di mio padre
Il tenente Paolo Cerasìa riceve un giorno una telefonata che gli comunica il ritrovamento dei resti del padre in una faggeta di Molochio, suo paese di origine con cui, da molto tempo, aveva reciso ogni legame. Il fatto risale a trenta anni addietro quando, mentre adempiva al proprio dovere, l’‘eroico’ poliziotto era stato vittima di un agguato omicida le cui circostanze, peraltro, non sono mai state chiarite. Questa è l’occasione per compiere anche un viaggio nella memoria che egli aveva sempre cercato di evitare, allontanandosi dal suo passato con determinazione sofferta. Da qui, la decisione di compiere delle indagini nel tentativo di smascherare i colpevoli: tale intento determina un fitto succedersi di colpi di scena degni della migliore tradizione narrativa poliziesca, la cui acme è rintracciabile in una rivelazione sorprendente capace di scardinare tutte le già deboli certezze dello ‘smarrito’ protagonista, unitamente al ‘mito’ della solidità di affetti della famiglia meridionale. Romanzo particolarmente suggestivo e dal linguaggio opportunamente privo di ingorghi descrittivi, che polverizza con fermezza tutti gli anacronistici topoi di cui, ancora, la produzione narrativa calabrese non è riuscita a liberarsi del tutto.
Editorial Review
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