Anno di pubblicazione | 2010 |
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Numero pagine | 192 |
Formato | Cartaceo |
ISBN | 978-88-8101-644-0 |
Autore |
Aloi Fortunato |
La scuola in parlamento interventi alla camera e in parlamento interventi alla camera dei deputati (1972-2001)
La “Questione Scuola” è, da sempre, ma soprattutto in questi ultimi tempi, al centro dell’interesse degli addetti ai lavori, delle famiglie e della pubblica opinione. Perché?, mi si potrà chiedere. Per tutta una serie di motivi, ed, in particolare, per il fatto che, a differenza di quanto è avvenuto in passato, un Ministro, l’on. Luigi Berlinguer, ha ritenuto di dovere avviare una serie di “riforme” che hanno trovato reazioni in molti settori del mondo della scuola. Questioni come “la parità scolastica”, “la vicenda dei cicli”, gli “esami di Stato”, l'”autonomia”, “il concorso per gli insegnanti” hanno trovato in Berlinguer e nel suo successore prof. Tullio Di Mauro dei decisi “portatori” di una “stagione di rinnovamento” che avrebbe dovuto cambiare il corso della storia scolastica del nostro Paese. Una strategia, quella dei due Ministri dei governi di centro-sinistra, che avrebbe dovuto portare alla demolizione delle strutture portanti della scuola italiana articolata secondo la concezione pedagogica e culturale gentiliana. Un attacco portato alla “pedagogia filosofica” di Giovanni Gentile che si era mosso, con la sua rifonna, nel ’23, secondo la linea di una visione della formazione dell’allievo in sintonia con i valori espressi dalla tradizione culturale italiana di derivazione risorgimentale. L’attacco a Gentile doveva costituire l’elemento necessario ed indispensabile per la costruzione di una nuova scuola, incentrata su una visione materiale e pragmatica, per una società diversa e, comunque, lontana dal nostro patrimonio storico e culturale. Contro questo obiettivo, portato avanti da una strategia di segno gramsciano (non certamente del migliore Gramsci), mi sono mosso sin dal primo momento, da quando ho colto, malgrado la superficialità di certi giudizi espressi da elementi e forze (talvolta non estranei al mio mondo) di vario orientamento, il disegno messo in essere da assertori di idee pedagogiche, lontane mille miglia dalla nostra realtà scolastica e culturale. I miei interventi in Parlamento sono stati a tal riguardo numerosi. In questa pubblicazione ne ho raccolto alcuni, i più significativi. Non si può, a questo punto, rinunciare al richiamo di due discorsi da me pronunciati sull’università e sulle “categorie della scuola” nel corso della VI Legislatura in un momento in cui le tematiche in questione erano – allora come oggi – al centro di un vivace dibattito nel Paese e, di riflesso, in Parlamento. E, anche con questo riferimento integrativo, il presente lavoro può essere ritenuto un contributo alla causa di una Scuola che voglia e possa saldare tradizione e modernità. Nel rispetto della nostra storia e della nostra cultura. FORTUNATO ALOI
Editorial Review
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