La Contessa di Oppido

[…] La barba stranamente incolta, gli occhi castani, ritrosi,
da cerbiatto di selva, brillanti di una loquace paternità.
L’aurora di quel ventuno novembre ci raggiunse con la
stessa ferocia di un inganno: uno di quegli inganni impensati
che ti stordiscono, ti tormentano le viscere, ti devastano
fino ad invocare pietà al cielo.
Eppure le tue labbra accennavano un sorriso in quel
principio di giorno che di morente aveva solo la notte sbocciata.
I riverberi opachi dell’alba e la esile radiazione del paralume
setacciavano la mia camera da letto come per cercarti,
per tenderti un agguato, imprigionando la tua ombra
sulla parete spoglia, come fa un pittore che affresca sagome
sbiadite di buio: i capelli increspati di un tempo ora leggermente
ondulati poggiavano sulla fronte larga, il mento
tondo che reggeva il dolce sguardo ancora inebriato dal
sonno ed il tuo corpo erculeo deturpato dalla malattia.
Ma continuavi a barricarti dietro la solita spensieratezza,
quasi ingenua, beffandoti della malattia e della morte.
Talvolta ti domandavo: – Papà, cos’è la morte? –.
Il tuo sguardo si perdeva temporaneamente nel vuoto,
come a consumare quell’agonia che da anni ti rincorreva
scura e ti cacciava dileguandosi solo nei momenti di innocenza:
– Non ci pensare. La morte non si vive! –.

16,00

COD: 9788881018017 Categorie: ,
Anno di pubblicazione

2011

Numero pagine

216

ISBN

978-88-8101-801-7

Formato

Cartaceo

Autore

Roselli Antonio

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