“Il viaggio e la mente operazione shark”, è un romanzo che inizia descrivendo la vita quotidiana di un pensionato e della sua famiglia, ove chiunque può ritrovarvisi. Tuttavia bastano poche pagine per capire che trattasi di un pensionato “non comune” che, paradossalmente, in servizio disponeva e utilizzava molto la memoria e il ragionamento, mentre in pensione queste facoltà mentali vanno via via sfumando. La storia, che delinea dettagliatamente un’attività info-operativa, è avvincente quando descrive le attività del protagonista insieme al suo giovane collega, e quando si cambia scenario e ritmo e si parla di altri soggetti apparentemente non legati al protagonista, il lettore legge molte più pagine per, appunto, trovare presto questo legame qualche capitolo più avanti che quando arriva appassiona ulteriormente. Ogni lettore potrà trarre le proprie conclusioni rispetto la storia narrata, al sottoscritto la lettura porta costantemente a “vedere” immagini, spettacolari in finale, come in un film. Ciò spiega la circostanza che molti film di valore e di successo sono tratti da romanzi. La storia narrata dall’autore spiega altresí, molto efficacemente, le dinamiche che sono alla base delle attività dei servizi segreti. Dinamiche abbastanza oscure alla gente che non sono certo trattate dai telegiornali. Per cui la lettura del romanzo in questione ha anche il pregio di far conoscere un mondo (informativo/investigativo) sconosciuto ai più. A chi appartiene ad una forza di polizia fa conoscere ‘procedure’ che non sono propriamente scritte nei codici.
Un’ottima iniziativa dell’autore, credo opera prima nel settore, che spero abbia un seguito.
Rolando Venturen