Il sogno di Vittoria

Viaggio nel mondo dello sport e della solidarietà

Il meraviglioso viaggio di una maestra speciale. Vittoria Bacher, una vita dedicata alla solidarietà, ai bambini, ai ragazzi, a quel mondo adolescenziale che non smette di amare e guidare con tenacia, entusiasmo, passione. La generosità che l’ha spinta a frequentare come volontaria luoghi lontani, ricchi di fascino, ma anche tormentati da problemi sociali. 

L’Africa è da sempre nel suo cuore e sa quanto possa essere importante anche lì lo sport:mezzo di integrazione tra le varie culture, strumento di riscatto, raggio di sole nel buio a volte più totale di una società. Vivere e lottare per i diritti dei più piccoli, dare voce alle loro esigenze, ai loro bisogni: una vera e propria “crociata” da parte di chi non si definisce una scrittrice professionista, ma un’educatrice.

 Vittoria Bacher affronta tanti temi, dal disagio giovanile, all’importanza dello sport, dal rapporto genitori/figli al desiderio di scoprire il percorso di chi ce l’ha fatta. Dal calciatore, all’allenatore famoso, dall’atleta di successo all’imprenditore di grido. Il disagio giovanile e i tanti perché . Perché le baby gang, perché l’inaudita violenza, perché le droghe? Annullare la propria vita, perdere i punti di riferimento è un dolore immenso, per una società è la sconfitta più amara. 

Descrive che cosa è successo in Islanda quando, 30 anni fa, per arginare fenomeni preoccupanti, si è dato il via ad un progetto che ha coinvolto la scuola e le famiglie. Obiettivo “fare gruppo attraverso l’attività sportiva”, dando così spazio a valori come la lealtà, l’amicizia, l’altruismo. Le medicine più efficaci. 

Vola alto la maestra Vittoria, non si arrende di fronte agli ostacoli. Sa che gli “idoli” per i giovani sono importanti e allora cerca un dialogo, impossibile per molti, ma non per lei. Immagina un viaggio con tante sorprese e decide di andare oltre il sogno. Lo realizza, convinta che possa fare accendere una fiammella nel cuore dei ragazzi, la fiammella dell’entusiasmo e dell’euforia per un traguardo che facile non è. … (Dalla Prefazione di Donatella Scarnati)