Anno di pubblicazione | 2004 |
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Numero pagine | 160 |
ISBN | 978-88-8101-227-5 |
Collana | collana |
Formato | Cartaceo |
Autore |
Vallelonga Rosaria |
Il sogno bruciato
“Debora che viene dalla luna” è come un messaggio di poesia,
che ci ricorda come dalla fonte della diversità possano scaturire
elementi di magica e profonda conoscenza del mondo di tutti noi,
cosiddetti normali.
Proprio quel mondo che spesso ha fatto di ciò che non capisce,
l’occasione di una separatezza, di una esclusione, di un emarginare
nella rimozione e nell’incapacità di non ascoltare, ciò che non
capisce.
Contro questa separatezza Rosaria Vallelonga si è ribellata con
la passione e con l’intelligenza rovente di tante donne mediterranee,
con un linguaggio, un tono ed una poesia, che ha un piede
nella tragedia greca, ma un altro nella migliore tradizione del grande
neorealismo italiano; per intenderci quello di Anna Magnani,
figura di una Italia profonda debole e fortissima.
La prosa, la poesia, ma soprattutto la capacità di denuncia di
Rosaria, ha creato le occasioni per rompere il vaso di cristallo
della separatezza di Debora.
Ed ha fatto della sua condizione di “madre coraggio” di una
ragazza con problemi di autismo, l’occasione di un ruolo per certi
versi pedagogico nei confronti di tutti noi. Ricordandoci che la
famiglia non può mai essere lasciata sola, di fronte alla gestione
di un problema, che è troppo grande per non potere e dover essere
condiviso da una comunità; e per ammonire che la tecnica e la
scienza non sono l’unico, né forse in questo momento, il principale
presidio, nei confronti del dolore che scaturisce da una condizione
come quella vissuta da Debora.
Editorial Review
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