I giochi restano

Tiziana Iaquinta Ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro.
Si occupa di ricerche relative a questioni di pedagogia generale e in particolare della metodologia dei laboratori. Svolge presso
lo stesso Ateneo gli insegnamenti di “Pedagogia generale”, “Pedagogia sperimentale”, “Pedagogia speciale”, “Pedagogia della Comunità”.
Tra i suoi lavori: Il Laboratorio come soluzione del problema pedagogico in Francesco De Bartolomeis in Verso l’emancipazione (Carocci, 2010); Francesco De Bartolomeis. Un antipedagogista della pedagogia (Anicia, 2010); con R. Marotta, Tra le pieghe del silenzio. L’incontro possibile con il bambino autistico (Aracne, 2011); Italia-Germania. La questione dei laboratori (Pellegrini, 2012); con R. Marotta, I giochi restano. Strumenti multimediali e nuove generazioni: una ricerca (Pellegrini, 2012); Gioco, videogiochi, laboratorio (Pellegrini, 2012).

Laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Neuropsichiatria Infantile e in Pediatria. Ricercatrice di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro. Docente di Neuropsichiatria Infantile nel Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia, nei corsi di Laurea Triennali ed in vari corsi di specializzazione. Si occupa principalmente della valutazione del percorso evolutivo di bambini affetti da aberrazioni cromosomiche, malattie metaboliche, sindromi rare e da disturbi pervasivi dello sviluppo. Ha pubblicato: Clinica e ricerca scientifica nella riabilitazione dell’età evolutiva: esperienza di un gruppo di lavoro universitario, Riabilitazione oggi, Numero Monografico, 2005; Il bambino disabile e la Scuola: l’impegno a conciliare le due realtà (Luigi Pellegrini Editore, 2007); Famiglia e disabilità: esperienza sul territorio Sistema nervoso e riabilitazione, 2007; La tarda adolescenza: area critica per un progetto riabilitativo, Scienza Riabilitativa, 2007; con T. Iaquinta, Tra le pieghe del silenzio. L’incontro possibile con il bambino autistico (Aracne, 2011).