Grammatica italiana

espressa in versi dialettali ad uso delle scuole elementari

La “Grammatica italiana espressa in versi dialettali ad uso delle scuole elementari” di Vincenzo Guerrisi Parlà (1925-2010) è un’opera degli anni ’50 ed è stata pensata e scritta dall’autore su ispirazione della propria esperienza di insegnante, fatta con i bambini delle scuole elementari e con gli adulti analfabeti (nei progetti di Alfabetizzazione dell’UNLA), i quali, a quel tempo, non conoscevano l’italiano che consideravano quasi una lingua straniera… L’opera, che è postuma, si pone, tuttavia nel contesto del dibattito storico-
linguistico-letterario del suo tempo che è quello che vede l’Italia, ancora, “flagellata” dall’analfabetismo. La Grammatica, che riguarda il programma che si svolge nell’insegnamento elementare, si sostanzia nella spiegazione delle nove parti del discorso; le parti  variabili (nome, articolo, aggettivo, verbo, pronome) e le parti invariabili (avverbio, preposizione, congiunzione e esclamazione). Segue “l’analisi della Proposizione” – soggetto-predicato-complementi. Le regole della grammatica italiana, che vengono spiegate in versi dialettali, trovano applicazione negli esempi in versi in lingua italiana, in una sorta di lezione in classe agli scolari. Gli esempi in lingua italiana sono costituiti da filastrocche pedagogico educative che non appartengono alla cultura popolare ma che nascono all’uopo dalla fantasia dello stesso autore che è poeta e scrittore. La grammatica è preceduta da un componimento in versi in lingua italiana che riguarda l’alfabeto. Le intenzioni dell’autore erano quelle di concretizzare in versi scritti le spiegazioni della Grammatica italiana fatte a scuola, affinché potessero essere recepite simpaticamente da tutti i lettori… e, soprattutto, non come un pesante obbligo scolastico.

… La cifra del personaggio è la sua generosità e la sua disponibilità a mettere in comune con gli altri il sapere che possiede, senza gelosie, senza alterigia, senza prosopopea, ma offrendo a tutti gli strumenti di apprendimento che ritiene più appropriati per veicolare concetti e idee che valuta possano essere utili agli altri… “Guerrisi usa il dialetto nell’insegnare, per poi  trasporlo, oggettivarlo, nei versi della sua Grammatica, la quale diviene sia manuale che opera letteraria”.                                                                                          (On. Vitaliano Gemelli)

… Non credo che Vincenzo Guerrisi avesse studiato il “Corso” di Ferdinand de Saussure. Non lo credo perché, quando è “nata” la sua grammatica, l’illustre linguista era quasi sconosciuto in Italia. Il professore Guerrisi è arrivato alle stesse conclusioni, qui, a Bovalino, quando ancora non era nata la televisione e i giornali erano rarissimi, quelli specialistici, poi, inesistenti. Non si tratta soltanto – dice de Saussure – di mettere insieme grafemi ai quali corrispondono specifici fonemi. No,  questo non basta. Bisogna possedere un codice linguistico, codice che varia da un popolo all’altro”.                                                                                                         (Prof.ssa Anna Costa)

Guerrisi… in quest’ottica è stato un antesignano mettendo a punto strumenti didattici che potessero dare ai bambini che “non capivano l’italiano considerandola  una lingua straniera” la possibilità di superare quelle “barriere linguistiche” che avrebbero fatto della scuola un ambiente ostile e poco comprensibile. Bambini destinati dunque a sicuri insuccessi scolastici.                                        (Dott.ssa M. Alessandra Polimeno)

… Nella Grammatica italiana Vincenzo Guerrisi Parlà ha dimostrato attenzione e impegno, per la  rinascita “sociale” ed “educativa”, delle generazioni del dopoguerra italiano, consegnando alla storia un’opera unica e geniale nel suo genere e che continuerà ad essere viva nel tempo.                                                                            (Avv. Paolo Graziano)

… Mi piace, infine richiamare ai lettori la considerazione linguistico-metaforica della “Bella e la Bestia”: la bestia è la grammatica, come solevo ripetere ai miei alunni, mentre la bella è la letteratura (e perciò la poesia) della lingua studiata. In questo suo libro il poeta ribalta tutto e rende “bella” la bestia della grammatica attraverso il suo canto lirico, integrato con ‘esempi’ della realtà umana cui si rivolgeva! “Ne nasce un capolavoro di acutezza pedagogica, di sorridente adesione ad un mondo che era ancora favola…, emerge una imperiosa necessità: quella di affidare questo meraviglioso libro di Vincenzo Guerrisi Parlà alla scuola elementare, come sussidio grammaticale d’imponderabili valori di ritorno, di meravigliosa ricchezza semantica che si coniuga con l’apprendimento sentimentale e valoriale, ormai indispensabile in questo nostro tempo!”     (Prof. Franco Giordano)

Avv. Marinella Guerrisi

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COD: 9788868228217 Categorie: ,
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9788868220242

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