Fortunato Seminara lettore e critico

Non si può mai dire che la formazione intellettuale (e ancora meno umana)
di una persona sia totalmente compiuta, soprattutto per un autodidatta che,
come Fortunato Seminara, vive appartato una gran parte della sua vita, lontano
dai poli di cultura, e deve in continuazione andare verso i libri e verso
il sapere. Comunque sia, possiamo solo dire che, nel 1932, egli si sente abbastanza
forte per dare una forma al mondo romanzesco che è nato nella sua
mente e non smetterà di crescere fino alla morte dello scrittore. Forse in questo
senso la sua formazione è compiuta, l’intuizione artistica è nata e lui si è
dato (continuerà a darsi) i mezzi per concretarla. I mezzi sono la sua Calabria,
la vita di campagna e di città, il “reale1” in generale, la cultura che si è fatta e
che continuerà ad arricchire con letture ed esperienze di vita di ogni genere;
l’intuizione, il suo interiore mondo romanzesco, sono tutt’altra cosa; sono il
materiale morale e spirituale che nutriranno la sua opera, la sua coscienza e
quindi la sua libertà. Questa è la vera essenza di un’opera d’arte, ma anche di
una semplice vita umana: si nutre di tutte le esperienze, ma, a sua volta, deve
manifestarsi in una dimensione superiore, quella della creazione. Con questo
“materiale” Seminara scrive romanzi e racconti fino alla sua morte, ma, sin
dalla metà degli anni Trenta, coi primi soggiorni a Roma nella speranza di
incominciare una carriera giornalistica, come tanti altri scrittori (vedi Ercole
Patti o Corrado Alvaro), egli incomincia, forse senza accorgersene veramente,
a scrivere articoli di critica letteraria. Quest’attività, minore rispetto alla sua
opera narrativa, e accettata soprattutto per necessità economiche, è più occasionale
che regolare (contrariamente ai racconti dati a quotidiani e riviste),
ma prosegue praticamente fino alla sua morte. A partire dagli anni Sessanta,
Seminara è spesso invitato a partecipare a convegni letterari o presentazioni
di scrittori in cui gli viene data l’occasione di esercitare una forma orale (ma
non meno interessante) di critica letteraria.

18,00

COD: 9788868226534 Categorie: ,
Anno di pubblicazione

2018

Numero pagine

296

ISBN

978-88-6822-653-4

Formato

Cartaceo

Autore

Pesenti Rossi Erik

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Editorial Review

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