Anno di pubblicazione | 2003 |
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Numero pagine | 200 |
Formato | Cartaceo |
ISBN | 88-8101-180-8 |
Autore |
Strano Alfredo |
Cristo se n’è andato
Con Cristo se n’è andato Alfredo Strano dà alla letteratura meridionale il romanzo che sotto il profilo tematico le mancava. Non risulta davvero che gli scrittori meridionali abbiano preso a pretesto della loro macchina narrativa le guerre coloniali e specificatamente la guerra d’Etiopia e quei singolari combattenti italiani, sopratutto meridionali e calabresi, che ebbero nome meticcio di legionari lavoratori. Da questa solitudine dalla letteratura nazionale ove il nome più alto in fatto di narrazione della guerra d’Etiopia è quello di Ennio Flaiano con il romanzo Tempo di uccidere, la narrativa meridionale è stata tolta grazie a questo romanzo di Alfredo Strano, calabrese di Delianuova, emigrato in Australia, scrittore – grazie a Dio – non di professione e, quindi, attrezzato a raccontare, come diceva il De Sanctis, il vivente: ciò che c’è nella storia e nell’umana esperienza. Racconta Alfredo Strano come il lavoro per i meridionali è sempre una tragedia: o la fornace ardente dell’emigrazione o la fornace più ardente ancora della guerra, come in questo romanzo, in Etiopia, l’impero di cartapesta, la sconfitta collettiva e individuale. La sconta il popolo meridionale in fuga verso l’Etiopia, la sconta Ciccillo il pilota, il protagonista del romanzo, che tornerà da Asmara con la speranza che non muore e la lebbra che lo fa morire.
Editorial Review
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