Attore, giornalista e scrittore. Cosentino di nascita, campano ius sanguinis, Rino Amato è quello che si direbbe un giramondo. La sua vita professionale ed umana è contrappuntata, infatti, da un consistente bagaglio di esperienze che lo hanno portato in diverse città, prima di ritornare nel luogo dove è nato, stabilirvisi e continuare ad operare al suo interno con un’attività culturale sempre densa di contenuti ed eleganti novità teatrali, dove intensa è la collaborazione con i più accreditati musicisti calabresi. Inizia la sua esperienza teatrale nel 1965 a Macerata nel Laboratorio diretto da Ave Ninchi e Giulio Marchetti. La prosegue a Napoli dove nello studio della Commedia dell’Arte ed il teatro napoletano antico subisce la folgorazione del teatro di Roberto De Simone e della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Frequenta la facoltà di Giurisprudenza alla Federico II, e poi a Salerno, mentre collabora con la sede regionale RAI della Campania e nelle radio. Trasferitosi a Paola (CS) nel 1974 quale giovane funzionario responsabile di zona della SIP, poi Telecom Italia, nel 1986 apre il Laboratorio teatrale Gruppo della Tolda rivolto prevalentemente ai giovani. Rientrato a Cosenza, dal 1997 si dedica esclusivamente al giornalismo e al teatro e, lasciata l’azienda telefonica, nel 2001 fonda l’associazione culturale Tolda’86 teatromusica accrescendo l’amicizia e la collaborazione con il drammaturgo Vincenzo Ziccarelli e la sua rassegna teatrale estiva “Zolfo e Malie” alle Terme Luigiane (CS). Tantissime le sue partecipazioni come attore, regista, direttore artistico ed autore di testi teatrali, recitals e conduzioni di spettacoli e talk-show culturali e di intrattenimento sia in teatro che negli studi televisivi regionali. Tra gli spettacoli più noti e recenti ricordiamo: “Rosso cardinale… due atti” dal romanzo storico di P. Nichols sulla figura del Cardinale Ruffo di Calabria e la Repubblica Partenopea del 1799; “Napulammore…” concerto napoletano per voce recitante, canto e orchestra; “Far finta di essere sani” omaggio al teatro-canzone di G. Gaber; “Io e Louis – La mia vita a New Orleans” racconto in jazz sul giovane L. Armstrong; “CALABRIE… tra suoni e silenzi” sulla poesia calabrese contemporanea; “Favole napoletane” sulla poetica di S. Di Giacomo e E. De Filippo; “Concerto al Premiato Caffè della Stazione” da “L’uomo dal fiore in bocca” e “Il berretto a sonagli” di L. Pirandello; “Canti e Cunti Napolitani…dal ’600 al ’900”. In televisione i talk-show “S.A.C.S.”, “Shampoo”e “S.A.C.S. cafè”. Nel Cinema, nel 2016, è co-protagonista nel film “Io resto qua – Stay On” del regista Gianluca Sia. Ha al suo attivo inoltre la prima narrazione per immagini dedicata alla storia recente di Cosenza e dei cosentini quale autore di “Cosentini in bianco e nero” e “Cosentini in bianco e nero 2” (Pellegrini Editore), tratti dalla sua omonima rubrica giornalistica pubblicata su Il Quotidiano della Calabria dal 2004 al 2008, nei quali sono raccolti gli scatti fotografici che ritraggono con un salto all’indietro nel tempo la Cosenza di una volta, e che ha aperto la strada alla ricerca delle documentazioni storiche fotografiche oggi ampiamente celebrata sui social network. Sue anche due scritture teatrali: “Rosso cardinale,…due atti” e “Don Fofò”. Nel 2012 ottiene il riconoscimento della Commissione Cultura della Città di Cosenza per i suoi meriti artistici e di diffusione culturale. Ultima sua direzione artistica in ordine di tempo è la rassegna di teatro e musica “Sere d’Estate a Villa Rendano” a Cosenza. Docente presso il Laboratorio Teatrale per Giovani Attori di Salerno. Attività giornalistica a parte, Rino Amato resta un artista legatissimo al teatro con una esperienza ed un amore lunghi cinquantacinque anni.
Altro (...ma molto poco poichè non ama i socialnetwork!) su Internet, Fb e YouTube RINO AMATO / rinoamato 1 / (ultimi) L’uomo dal fiore in bocca trailer / Il berretto a sonagli/ ecc. cc.
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