Cicerone e l’elogio retorico
Per una rilettura del De oratore
La trattazione del genere epidittico nell’ambito della teoria retorica di Cicerone costituisce l’oggetto di questo studio: un’indagine che si basa specialmente sulla lettura del De oratore, il grande dialogo che delinea i tratti essenziali di quell’idea di oratoria ‘perfetta’ alla cui costruzione l’Arpinate attese senza sosta nella sua attività di intellettuale “militante” protagonista di uno dei periodi più vivaci e drammatici della storia di Roma. Le osservazioni del De oratore sul terzo dei generi retorici in cui la tradizione greca divideva i tipi di orazione, il discorso di lode e di biasimo, meno articolate di quelle dedicate all’eloquenza che “milita” nel foro e nell’assemblea politica, si inquadrano con coerenza nella teoria del discorso ciceroniana. Facendo leva su una concezione “totalizzante” del sapere retorico e sulla rivalutazione dell’oratoria per il suo ruolo di cruciale protagonismo nella vita della res publica, Cicerone riesce a tracciare il profilo dell’oratore ideale senza rinunciare al patrimonio di competenze teoriche (i loci communes, gli status, la definizione di quaestio finita / infinita) che avevano configurato, fin dalla sua nascita “greca”, la pratica del discorso pubblico come disciplina fortemente tecnica.
Anno di pubblicazione | 2012 |
---|---|
ISBN | 978-88-8101-904-5 |
Numero Pagine | 120 |
Collana | Thesaurus – Filosofia |
Autore |
Romeo Alessandra |
Collane |
Thesaurus |
Editorial Review
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