Biografia
Nàccari Giuseppe
Giuseppe Nàccari nato a Mileto (VV) vive a Palmi. Magistrato di Cassazione ha svolto le funzioni di giudice presso le Preture di Vibo Valentia e di Cinquefrondi, presso il Tribunale di Nuoro e il Tribunale di Palmi come Presidente della Corte d’Assise prima e quale Presidente del Tribunale poi ed infine presso la Corte d’Appello di Catanzaro. Messosi in pensione si diede al giornalismo. E’ stato dal 1994 al 2001 opinionista della Gazzetta del Sud con centinaia di articoli dedicati all’attualità, alla politica e, soprattutto, alla giustizia. Ha collaborato con le riviste Città del sole, Arianova Metropolipiana, Artiglio, Calabria Rotary, Quaderni Lametini, Calabria Letteraria, Rogerius, Operare in Calabria e Calabria Sconosciuta. Ha diretto il Bollettino del Club Rotary dal 1975 al 2006 ed il Bollettino Distrettuale nell’anno 1993-1994. Ha svolto e svolge tuttora attività di critica letteraria su diverse riviste. Ha svolto attività di critica letteraria su diverse riviste, ha presentato anche molte opere.
Ha al suo attività diverse pubblicazioni di saggistica e di contenuto etico-morale.
Nel 1972 ha pubblicato Giuseppe Naccari- Medico scrittore, ed. Le Pagine; nel 1994 Meditazioni ed. Marafioti; nel 1996 Nuove Meditazioni ed. Marafioti; nel 1997 Uno Scultore del Trecento- Il Maestro di Mileto –ed.Pro Loco Mileto; Nel 1998 Il Nostro Patrimonio – ed. Rotary Club Palmi; nel 2002 Da Carasace a Oga Magoga ( percorso narrativo di Giuseppe Occhiato); nel 2005 La nostra fede (tra dubbi, speranze e certezze) ed. Marafioti; nel 2005 I miei Calabresi Illustri, ed Laruffa; nel 2006 Francesco Cilea-controluce, ed. Laruffa; nel 2006 Il pensiero teologico-filosofico di Monsignor Vincenzo Rimedio, ed. Marafioti; nel 2007 Frammenti di vita, ed. Marafioti.
Accanto alla attività letteraria ha svolto una intensa attività artistica quale pittore. Ha fatto mostre a Milano, Venezia, Genova, Roma, Catanzaro, Reggio Calabria ed in altri centri della Calabria. Ha partecipato a diversi concorsi ottenendo premi e riconoscimenti. Ha ottenuto giudizi lusinghieri da parte di critici autorevolissimi quali: Antonio Altomonte, Domenico Antonio Cardone, Domenico Zappone, Fortunato Seminara, Mario Sergio, Romano Fattorelli, Giuseppe Occhiato e Santino Salerno. Occhiato disse della sua pittura:”……..Ma se dovessi dire ora cos'è, secondo me, che caratterizza le sue tele così “riconoscibili”, ritengo che consista soprattutto nell’intonazione unitaria del colore che, trattato per trasparenze e sfumature, fa di ogni soggetto trattato un insieme armonico, fuso nella luce dei gialli e dei bruni. Nell’intonazione dorata delle atmosfere è poi la semplicità quasi conventuale della composizione ad eternarlo nella immobilità magica ed antica della nostra terra”.
Altra sua grande passione è stato il restauro: per la Chiesa di San Francesco di Palmi ha restaurato un Sacro Cuore di Gesù, una Immacolata ed una Madonna, due angeli, un San Francesco, un San Ludovico e una Santa Elisabetta; per la famiglia Parrello di Palmi un bellissimo Crocifisso dell’Ottocento; per la chiesa di Canolo la statua di Gesù Salvatore; per il Seminario di Locri un San Luigi e per la Concattedrale di Palmi ha ridato vita ad una bellissima statua della Madonna dello scultore palmese Nicola Gullì molto danneggiata che giaceva abbandonata e irriconoscibile in uno scantinato della Parrocchia.