Biografia

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Mazzotta Peppino

Peppino Mazzotta, nato a Cosenza, studente di architettura a Reggio Calabria, si iscrive per caso a una scuola di recitazione a Palmi, segnando di fatto la sua vita con una delle passioni più grandi che lui abbia mai conosciuto: l’arte drammatica. In nome di questa, a Napoli, forma la compagnia “Rosso Tiziano“ composta con 5 colleghi dell’Accademia di Palmi, con i quali ha lavorato in ben 10 anni di attività. Nel 1999, prende parte al suo primo film Prima del tramonto di Stefano Incerti,
storia drammatica di un marocchino (Saïd Taghmoui) promesso sposo alla figlia di un gangster che però decide di non maritare, preferendo invece fuggire con una cameriera di cui è innamorato.
Dopo questo primo film, in concorso al festival di Locarno, prenderà parte anche a Domenica (2001) di Wilma Labate , Il pugile e la ballerina di Francesco Suriano (2006), La velocità della luce di Andrea Papini (2008) e Cado dalle nubi di Gennaro Nunziante e Luca Medici (Checco Zalone). Partecipa in concorso al festival di Venezia con Noi credevamo di Mario Martone (2010) e Anime nere di Francesco Munzi (2014) per il quale viene candidato al nastro d’argento. Nel 2003, fonda una nuova compagnia teatrale autonoma, accanto a Francesco Suriano, “Teatri del Sud”, con la quale metterà in scena testi scritti in dialetto reggino fra cui ‘a Cascia ‘nfernali e arrobbafumu.
Spesso sul piccolo schermo, grazie alla sua faccia pulita, recita in fiction come Sant’Antonio da Padova (2002), ma anche in telefilm come R.I.S. - Delitti imperfetti (2007), Il capitano (2007), Per una notte d’amore (2008) di Vittorio Sindoni con Isa Barzizza e Roberto Farnesi e soprattutto Il Commissario Montalbano (1999-2019) con Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Angelo Russo, Roberto Nobile e Katharina Böhm, all’interno del quale veste il ruolo dello sveglio e solerte ispettore Fazio. L’ultimo suo impegno televisivo è nelle due stagioni di Solo regia di Michele Alhaique e Stefano Mordini nel quale interpreta lo spietato boss Bruno Corona.
Ha scritto per il teatro: Variazioni Majorana, Illuminato a morte, La segnaletica della
memoria e l’adattamento Le anime Morte dall’omonimo romanzo di Nikolaj Gogol.