Biografia
Grande Félix
Poeta, narratore e saggista, Félix Grande (Mérida, 1937 - Madrid, 2014) è tra gli autori più importanti della generazione nata in Spagna durante la Guerra Civile. Svolse diversi mestieri prima di abbandonare definitivamente la carriera di chitarrista di flamenco per dedicarsi alla letteratura. Nel 1961 iniziò a lavorare nella rivista letteraria Cuadernos Hispanoamericanos, di cui sarebbe diventato direttore. La sua carriera letteraria inizia quando riceve il Premio di poesia Adonais, nel 1963, per la sua opera Las Piedras. Tre anni dopo pubblica Música amenazada (Premio Guipúzcoa, 1965). Nel 1978 riceve il Premio Nazionale di Letteratura per Las rubáiyátas de Horacio Martín, mentre nel 1965 ottiene il primo riconoscimento come narratore, proprio con Le strade. Come saggista, segnaliamo i suoi Apuntes sobre poesía española de posguerra (1970), e il monumentale Memoria del flamenco (1979). Come narratore, Por ejemplo, doscientos (1968), Lugar siniestro este mundo, caballeros (1980), Fábula (1991), Decepción (1994), El marido de Alicia (1995), Sobre el amor y la separación (1996) e La balada del abuelo Palancas (2003). Nella sua scrittura sono presenti una profonda angoscia esistenziale e un’intensa sollecitudine per l’uomo e per l’ingiustizia a cui la società lo costringe. Il suo linguaggio è in costante ricerca di nuove forme di espressione, nella traiettoria di Antonio Machado, Luis Rosales e César Vallejo.