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Biografia
Funari Giovanni
Giovanni Funari è nato a Malito il 2 dicembre 1931. Poeta, scrittore, accademico.
Fin da bambino si è distinto per le sue doti artistiche: disegno e scultura (nelle scuole elementari lo chiamavano Giotto), tendenze non coltivate, ma che sono rimaste latenti e che qualche volta gli sono state utili nella maturità.
A diciotto anni ha scoperto la sua vena poetica e da allora la sua produzione non si è più fermata.
Alla stessa età cominciava ad organizzare e animare i Carnevali (i primi due anni con farse avute in prestito), poi ha cominciato a scrivere lui stesso i testi, cosa che continuò per diversi anni.
In seguito cominciò a scrivere i testi per le manifestazioni della festa della mamma, per le manifestazioni natalizie organizzate dalla Parrocchia e per le recite scolastiche.
Ha sempre organizzato le feste religiose curandone anche l’aspetto civile, oltre a quello folcloristico e culturale.
Era sempre presente in ogni manifestazione e sempre da protagonista.
All’età di ventitré anni è stato eletto Segretario della Sezione della Democrazia Cristiana a Malito, carica che ha ricoperto con impegno e serietà, fino a quando non si è trasferito a Milano, prima destinazione lavorativa dopo avere vinto il concorso nelle Poste e Telecomunicazioni. Fu nel periodo del suo incarico di segretario che Malito ebbe, per la prima ed unica volta, un Sindaco democratico cristiano.
Ha pubblicato (in lingua italiana):
- ROVI NELLE AIUOLE (poesie giovanili) nel 1952; – La voce di Calabria – Reggio Calabria;
- POESIE nel 1968 – Luigi Pellegrini Editore - Cosenza (opera premiata al concorso “Il Letterato”);
- VIA CRUCIS (opera in versi) nel 1981 – Antonio Carelli Editore – Catanzaro (Primo premio al concorso S.N.A. e premiata in altri concorsi come libro edito ed inedito);
- CUORE DI MAMMA (atto unico) (Primo premio al concorso “Calabria Domani” nel 1974, premiato al
concorso ANSPI-CESTA di Brescia che ne ha curato la pubblicazione).
È presente in numerose antologie, giornali e riviste. Conosciuto ed apprezzato per la sua poesia in dialetto ampiamente proposta dallo stesso autore (era titolare di una rubrica settimanale nell’emittente televisiva Cosenza – Teletre) al pubblico calabrese, attraverso emittenti private e manifestazioni varie organizzate da circoli culturali e da Sindaci di diversi comuni calabresi.
Feconda anche la sua produzione teatrale (in lingua ed in vernacolo, in versi ed in prosa) rappresentata con successo, apprezzatissima dal pubblico, da critici e giornalisti, in quanto ha sempre evidenziato i problemi dell’attualità come la contestazione studentesca, la delinquenza comune ed organizzata, i disordini, gli scioperi, il terrorismo, il divorzio, l’aborto, il malgoverno, il malcostume. È stato più volte attore e regista dei suoi lavori.
Alcune sue poesie sono state musicate dal Maestro Giuseppe Scalzo.
È stato premiato in numerosissimi concorsi letterari, in diverse città d’Italia (con più premi) per la poesia e per il teatro sia in lingua che in vernacolo.
È stato definito dai vari critici: Novello Pascoli, autore difficile, realista, profondo, umano, genuino, pittore, cesellatore, perché descrive con incisività e chiarezza avvenimenti, personaggi, luoghi e cose di Malito che fanno rivivere un passato agli anziani e raccontano pezzi di storia ai giovani. Sono piccole cose, personaggi umili, avvenimenti semplici che pigliano corpo dalla sua feconda e inesauribile penna e che hanno dato all’autore il meritato titolo di “Poeta di Malito”.