Biografia
Di Ruscio Luigi
Luigi Di Ruscio nasce a Fermo nel 1930. Emigra dalla sua città natale nel 1957, dopo l’esordio poetico nel 1953 con “Non possiamo abituarci a morire”, presentato da Franco Fortini. Si stabilisce ad Oslo, in Norvegia, dove per trentasette anni è operaio metallurgico. In Norvegia sposa Mary Sandberg. Hanno avuto quattro figli. Ha pubblicato: “Le streghe s’arrotano le dentiere”, con la prefazione di Salvatore Quasimodo, Marotta 1966: “Apprendistati”, Bagaloni 1978; “Istruzioni per l'uso della repressione”, con presentazione di Giancarlo Majorino, Savelli 1980; “Epigramma”, Valore d'uso 1982; il romanzo “Palmiro”, con postfazione di Antonio Porta, Il lavoro editoriale 1986 poi Baldini & Castoldi 1996; “Enunciati”, presentazione di Eugenio De Signoribus, Stamperia dell'Arancio 1993; “Firmum”, con presentazione di Massimo Raffaeli, peQuod Ancona 1999: “L'ultima raccolta”, con prefazione di Francesco Leonetti, Manni 2002; Epigrafi, Grafiche Fioroni 2003; “Le mitologie di Mary”, con postfazione di Mary B.Tolusso, Lietocolle 2004. Tra le altre sue numerose pubblicazioni in versi, “Poesie operaie” (Ediesse 2007). In prosa ricordiamo, “Cristi polverizzati” (presentazione di Andrea Cortellessa, Le Lettere 2009) e “50/80” (con Angelo Ferracuti, Transeuropa 2010), La neve nera di Oslo (a cura di Angelo Ferracuti, Ediesse 2010). “La neve nera” (2013)è anche il titolo del documentario prodotto dalla Maxman di Bologna, è scritto e curato da Angelo Ferracuti e diretto da Paolo Marzoni, con la la voce di Ascanio Celestini e il sostegno della Fondazione Marche Cinema, dallo Spi-CGIL nazionale, dalla Provincia e dal Comune di Fermo. Il documentario ricostruisce per immagini la storia dello scrittore Luigi Di Ruscio che, autodidatta, nel 1957 si trasferì in Norvegia, dove lavorò per quarant’anni in una fabbrica metallurgica. Luigi Di Ruscio è morto ad Oslo il 23 Febbraio 2011.