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Biografia
De Nava Giovanni
Giovanni de Nava (Reggio Calabria 1873- Roma 1931), fu, ancora adolescente, un appassionato studioso delle tradizioni popolari della Calabria. Fin dal 1890 fondò alcuni giornali locali (il Giornale di Calabria e La Riforma), e diresse Il Frustino Calabrese; tenne conferenze sui Canti e sulle Fiabe popolari, scrisse e pubblicò diverse raccolte di poesie in vernacolo calabro-reggino (“la lingua dei padri”). Agli anni 1894-1895 risale la sua relazione amorosa con Grazia Deledda di cui tratta il romanzo di Ludovica de Nava “La quercia e la rosa”, ediz. “Il Maestrale” 2015.
Aderì al nascente Partito Socialista, propagandone gli ideali di giustizia ed equità sociale e combattendo ogni forma di sopruso e ipocrisia. Anticlericale, libero pensatore (scrisse romanzi, racconti e libelli pubblicati a Roma, Genova, Firenze e Losanna), visse a Roma dal 1895 ma non scordò mai la sua terra, occupandosi attivamente delle problematiche sociali del Meridione e delle sue potenzialità di sviluppo industriale anche dalle pagine de L’Avanti! e de L’Asino, giornale politico e satirico fondato da Podrecca e Galantara – che De Nava diresse nel periodo della Grande Guerra e poi in tempi più bui e rischiosi – restando fedele agli ideali marxisti e antifascista. Sulle circostanze della sua morte prematura grava l’ombra di una probabile vendetta della dittatura da lui contestata.