Anno di pubblicazione | 2024 |
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Numero pagine | 124 |
ISBN | 979-12-205-0328-0 |
Formato | Cartaceo |
Autore |
Chiappetta Mariella |
Collane |
Romanzi |
A forma di stella
“C’è sempre bisogno di un’altra storia”, dice Antonio Tabucchi, una sera, al suo perplesso compagno di solitudine, che lo interroga spazientito – “ancora una storia?” – davanti alla luna. C’è sempre bisogno di un’altra storia, come quella che ci racconta Mariella Chiappetta, per ricordare, per commuoversi, per piangere, per ridere, per volare via. O per comprenderla meglio, forse, la nostra storia. A forma di stella è una storia di fanciullezza negata e di adolescenza sofferta; di riscatto, anche, forse, ma solo apparente, perché le macchie della miseria, della fatica, della follia, nessuna vita “nuova” può cancellarle. “Noi lasciamo una macchia”, scriveva Philip Roth, “lasciamo una traccia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore…”. Macchia “umana”, lui la definiva. E “macchiata”, e marchiata a vita, è Carmelina, la protagonista del romanzo: trova i suoi talenti e riesce a spenderli, cerca la sicurezza economica e la conquista, ma tutto questo non basta per restituirle pace e serenità. E “macchiati” e marchiati a vita sono suo fratello e la sorella e, specialmente Stella, perché, quando ti tolgono l’innocenza, da bambina, e ti violano la carne, quando sei donna, sei condannata a restare “estranea” alla vita normale, diversa dagli altri, hai sempre una colpa da espiare, un peccato che nessuna penitenza riesce ad abbonare. Resti sempre “a forma di stella”. Fino alla tragedia finale. Se fosse questo il destino di tutte le donne, e di tutto quel Sud in cui la storia è ambientata?
Annarosa Macrì
Editorial Review
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